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Venerdì 23 agosto 2019 - XX settimana TO

Santa Rosa, vergine, che, insigne fin da fanciulla per la sua austera sobrietà di vita, vestì a Lima in Perù l’abito delle Suore del Terz’Ordine regolare dei Predicatori. Dedita alla penitenza e alla preghiera e ardente di zelo per la salvezza dei peccatori e delle popolazioni indigene, aspirava a donare la vita per loro, giungendo a imporsi grandi sacrifici, pur di ottenere loro la salvezza della fede in Cristo. La sua morte avvenne il giorno seguente a questo. (Dal Martirologio Romano)


Nessuno erri né si inganni; questa è l’unica vera scala del paradiso, e al di fuori della croce non c’è altravia per cui salire al cielo.

Dagli «Scritti» di santa Rosa da Lima, vergine


 

Mt 22, 34-40 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente"

Il secondo comandamento è simile a quello: Amerai il prossimo tuo come te stesso (Mt 22,39).

Nella lettera di S. Giacomo apostolo leggiamo: Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? ... Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: "Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi", ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa (Gc 2,14-16).

"Fede e carità, dice papa Benedetto XVI, si esigono a vicenda, così che l'una permette all'altra di attuare il suo cammino" (Porta Fidei).

S. Giuseppe Benedetto Cottolengo è uno degli esempi concreti in questo cammino di santità. Egli infatti ha imparato l'arte dell'Amore collaborando con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le sue forze, con il Divino Artista, il Padre Provvidente, e ha accolto sotto il tetto della Piccola Casa le "PERLE" - così definiva i piccoli, i poveri, gli ultimi, quale vero tesoro per il Regno dei Cieli. E oggi è quanto afferma e conferma Papa Francesco: "Prossimità, vicinanza, essere vicini alla carne del fratello sofferente" (Lettera ai Sacerdoti).

E il Card. Martini, in sintonia con Papa Francesco, diceva: "Ameremo i bambini e i vecchi, i poveri, gli ammalati (...) Ameremo con il Cuore di Cristo: "venite a me voi tutti.." Ameremo con l'ampiezza di Dio: "Così Dio ha amato il mondo..." e soggiungeva: "Questo è il genio dell'Apostolato: SAPER AMARE".

S. Teresa di Gesù Bambino scriveva: "Quando sono caritatevole è Gesù che opera in me: più sono unita a Lui e più amo il mio prossimo".

Non è quanto dovremmo desiderare tutti noi cristiani?

"Non si eserciterrano più nell'arte della guerra" diceva il Profeta Isaia (2,5).

Esercitiamoci dunque nell'arte della carità, dell'amore, e della pace, come esorta l'Apostolo Paolo, "non cercando il proprio interesse e non tenendo conto del male ricevuto perchè la carità tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta" (cfr. 1 Cor 13,4 e ss).

Se non amiamo intesamente i nostri fratelli, come potremo amare i nostri nemici di vero cuore? (La Somma Teologica)

sr Maria di Gesù Bambino

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