
30 aprile
Solennità di San Giuseppe
Benedetto Cottolengo
(Solennità)
Bra, Cuneo, 3 maggio 1786 – Chieri, Torino, 30 aprile 1842
Portato fin da piccolo verso i bisognosi, divenuto sacerdote a Torino, aprì nella regione di Valdocco le Piccole Case della Divina Provvidenza, prima per i malati rifiutati da tutti, poi per “famiglie“ di handicappati, orfani, ragazze in pericolo e invalidi.Le Piccole Case , oltre a dare rifugio e assistenza materiale, tendevano a costruire una identità umana e cristiana nelle persone completamente emarginate. Con Giuseppe nacquero i preti della Santissima Trinità, varie famiglie di suore, i fratelli di S. Vincenzo, il seminario dei Tommasini. Apostolo, asceta, penitente, mistico, devotissimo alla Madonna, egli portò nelle sue case una vita spirituale intensa. Fu formatore di vita religiosa e precursore dell’assistenza ospedaliera.
Martirologio Romano: A Chieri presso Torino, san Giuseppe Benedetto Cottolengo, sacerdote, che, confidando nel solo aiuto della divina Provvidenza, aprì una casa in cui si adoperò nell’accoglienza di poveri, infermi ed emarginati di ogni genere.


Primi Vespri nella solennità di
S. Giuseppe Benedetto Cottolengo
Inno
Tu che vivi nei cieli
tra le schiere dei santi,
Giuseppe, accogli il canto
che il popolo t’innalza.
Tu, ancora fanciullo,
ricercavi il Signore,
e al prossimo portavi
l’amore del tuo Dio.
La carità di Cristo
ti spinse verso i poveri
fidando nell’amabile
Divina Provvidenza.
Preparasti una Casa
per accogliere i miseri;
in essi contemplavi
Gesù nostro fratello.
Avevi un grande amore
per la Madre di Dio
e la Vergine santa
ti condusse per mano.
La volontà del Padre
ti fu perenne regola
cantando Deo gratias
entrasti nella luce.
Ora dalla tua gloria
aiuta chi ti invoca;
fa’ che nel mondo regni
fede speranza amore.
O Trinità santissima,
concedi a noi tuoi figli,
di seguirne il suo esempio
e conseguirne il premio. Amen.
Dio, nostro Padre, nella tua provvidenza Tu soccorri quelli che si affidano a te. Concedi a noi, per la preghiera di san Giuseppe Benedetto Cottolengo, di dedicarci al servizio dei poveri e di ottenere il regno che hai promesso a chi spende la vita facendo del bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
San Giuseppe Benedetto Cottolengo
festa 30 aprile
1 ant.
Lodate il nostro Dio,
voi tutti, suoi santi (T. P. alleluia).
Salmo 112 – Lodate il nome del Signore
Lodate, servi del Signore, *
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore, *
ora e sempre.
Dal sorgere del sole al suo tramonto *
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *
e si china a guardare nei cieli e sulla terra?
Solleva l’indigente dalla polvere, *
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi, *
tra i principi del suo popolo.
Fa abitare la sterile nella sua casa *
quale madre gioiosa di figli.
1 ant.
Lodate il nostro Dio,
voi tutti, suoi santi (T. P. alleluia).
2 ant.
Beati quelli che hanno fame
e sete di giustizia,
perché saranno saziati (T. P. alleluia).
Salmo 145 – Beato chi spera nel Signore
Loda il Signore, anima mia: †
loderò il Signore, per tutta la mia vita, *
finché vivo canterò inni al mio Dio.
Non confidate nei potenti, *
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra *
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra, *
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre, †
rende giustizia agli oppressi, *
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri, *
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto, *
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero †
egli sostiene l’orfano e la vedova, *
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre, *
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
2 ant.
Beati quelli che hanno fame
e sete di giustizia,
perché saranno saziati (T. P. alleluia).
3 ant.
Benedetto Dio!
Ci ha scelti per essere santi
e irreprensibili nell’amore (T. P. alleluia).
Cantico cfr. Ef 1,3-10 – Dio Salvatore
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell’amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode e gloria della sua grazia, *
che ci ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,
il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, *
quelle del cielo, come quelle della terra.
Nella sua benevolenza
lo aveva in lui prestabilito *
per realizzarlo nella pienezza dei tempi.
3 ant.
Benedetto Dio!
Ci ha scelti per essere santi
e irreprensibili nell’amore (T. P. alleluia).
Lettura breve (Fil 4,4.6-7)
Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
Responsorio breve
℟. Gustate e vedete quanto è buono il Signore: * Alleluia, alleluia.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore: Alleluia, alleluia.
℣. Chi lo cerca non manca di nulla.
Alleluia, alleluia.
Gloria la Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore: Alleluia, alleluia.
Cantico della Beata Vergine Maria (Lc 1,46-55)
Ant.
Cercate prima il regno di Dio
e la sua giustizia
e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta.
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant.
Cercate prima il regno di Dio
e la sua giustizia
e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta.
Intercessioni
Esaltiamo Dio e la sua provvidenza. Egli sa ciò che occorre alla sua famiglia, ma vuole che cerchiamo prima di tutto il suo regno. Perciò acclamiamo:
Venga il tuo regno e la tua giustizia!
Padre, che doni il tuo pane a chi si affida al tuo amore,
- unisci a Cristo, nel mistero eucaristico, pastori e fedeli.
Fa’ che moderiamo il desiderio dei beni terreni,
- e provvediamo alle necessità dei fratelli.
Ricordati, Signore, dei tuoi figli sofferenti:
- insegnaci ad accoglierli con premura e dedizione.
Donaci una grande fiducia nella tua provvidenza,
- e la tua gioia in noi sarà piena.
Dona ai nostri defunti la luce dei santi:
- possano, con Maria, contemplare il tuo volto.
Padre nostro
Preghiamo:
Dio, nostro Padre, nella tua Provvidenza tu soccorri quelli che si affidano a Te. Concedi a noi, per la preghiera di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo, di dedicarci al servizio dei poveri e di ottenere il regno che hai promesso a chi spende la vita facendo del bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

Invitatorio
℟. Signore, apri le mie labbra
℣. E la mia bocca proclami la tua lode.
Ant.
Nella festa di san Giuseppe Benedetto Cottolengo
lodiamo il Signore nostro Dio. (Alleluia!)
Salmo 94 – Invito a lodare Dio
Venite, applaudiamo al Signore *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamo a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.)
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dei.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.)
Venite, prostrati adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce. (Ant.)
Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, *
come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: †
mi misero alla prova, *
pur avendo visto le mie opere. (Ant.)
Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.)
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)
Ufficio delle letture nella solennità di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo
℟. O Dio, vieni a salvarmi.
℣. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia
Inno
Gesù, premio e corona
dei tuoi servi fedeli,
glorifica il tuo nome.
Concedi alla tua Chiesa,
che venera san Giuseppe Benedetto,
la vittoria sul male.
Seguendo le tue orme
sulla via della croce,
egli piacque a Dio Padre.
Sapiente e vigilante,
testimoniò il vangelo
in parole e opere.
Dalla città dei santi
dove regna glorioso,
ci guidi e ci protegga.
A te Cristo sia lode,
al Padre e allo Spirito
nei secoli eterni. Amen.
1 Ant.
Ti ha chiesto la vita, Signore:
e tu gli hai dato splendore e bellezza. Alleluia.
Salmo 20,2-8.14
Ringraziamento per la vittoria del Re-Messia
Signore, il re gioisce della tua potenza, *
quanto esulta per la tua salvezza!
Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non hai respinto il voto delle sue labbra.
Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.
Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa, *
lunghi giorni in eterno, senza fine.
Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;
lo fai oggetto di benedizione per sempre, *
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Perché l re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso.
Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
conteremo inni alla tua potenza.
1 Ant.
Ti ha chiesto la vita, Signore:
e tu gli hai dato splendore e bellezza. Alleluia.
2 Ant.
La strada dei giusti è come la luce:
cresce dall’alba fino al pieno giorno. Alleluia.
Salmo 91 – Lode al Dio Creatore
I (2-9)
È bello dare lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull’arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l’opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L’uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:
se i peccatori germogliano come l’erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.
2 Ant.
La strada dei giusti è come la luce:
cresce dall’alba fino al pieno giorno. Alleluia.
3 Ant.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano. Alleluia.
II (10-16)
Ecco, i tuoi nemici, o Signore †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.
Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.
I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.
Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.
3 Ant.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano. Alleluia.
℣. Il Signore conduce il giusto per un buon sentiero. Alleluia.
℟. Gli rivela il regno di Dio. Alleluia.
Prima lettura
La fede senza le opere è morta
Dalla lettera di san Giacomo apostolo 2.1-26
1Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. 2Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. 3Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», 4non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
5Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? 6Voi invece avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? 7Non sono loro che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi? 8Certo, se adempite quella che, secondo la Scrittura, è la legge regale: Amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene. 9Ma se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori. 10Poiché chiunque osservi tutta la Legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; 11infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della Legge. 12Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché 13il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio.
14A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? 15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? 17Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. 18Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». 19Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! 20Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore? 21Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le sue opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull’altare? 22Vedi: la fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta. 23E si compì la Scrittura che dice: Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia, ed egli fu chiamato amico di Dio. 24Vedete: l’uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede. 25Così anche Raab, la prostituta, non fu forse giustificata per le opere, perché aveva dato ospitalità agli esploratori e li aveva fatti ripartire per un’altra strada? 26Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
Responsorio
℟. Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato: * quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me. Alleluia
℣. Chi fa la carità al povero, fa un prestito al Signore:
℟. Quello che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me. Alleluia.
Seconda lettura
Fiducia nella Divina Provvidenza
Dai discorsi di san Giuseppe Benedetto Cottolengo
(De virtutibus, Tomo 7, vol. 10, fol.12)
Le persone sagge e prudenti secondo le stolte idee del mondo, non mettono già la loro totale confidenza nella Divina Provvidenza, ma nella loro industria, cura e sollecitudine, nelle loro facoltà, nell’appoggio degli amici e dei figliuoli, come appunto li descrive con queste parole il profeta: Essi confidano nella loro forza; si vantano della loro grande ricchezza (Sal 48,7).
Ma stolte e pregiudicate si devono dire tali persone, perché non dovrebbero confidare in se stesse, non negli amici, i quali d’ordinario dacché sono giunti a occupare posti più alti, o a possedere più ampie sostanze, non li mirano più con occhio di amore; non nella loro figliolanza, che per lo più ama assai più le paterne sostanze; non nei grandi del secolo e in qualsivoglia altra persona del mondo, nelle quali, secondo l’avviso di Davide, non v’ha salute e speranza di sicuro soccorso; non nella fortuna che gli possa ridere piacevole in faccia, perché qual instabile ruota spesso pesta sotto il grave peso di mille infelicità colui che poco prima per l’auge di felicità l’innalzava fin sopra le stelle; non nelle ricchezze che presto sfuggono dopo un lampo di brevissima durata; non nelle forze del loro ingegno che sovente per giusto voler di Dio si cambia in oscurità e densa caligine; non negli onori che come fumo si dissipano veloci; e infine non in qualsivoglia altra sorgente temporale per essere tutte vanità e inconsistenza.
Nella sola Divina Provvidenza confidar deve l’uomo, sicuro che questa nel governo universale del mondo non manca, né mancherà mai; in questa si deve sperare, su di questa come su di sodo e immobile fondamento si deve poggiare, a questa pienamente affidarsi, e su di essa gettare ogni pensiero, desiderio e speranza, giusta l’importante avviso che ce ne dà il profeta: Getta nel Signore il tuo affanno (Sal 54,23).
Con questo non intendo dire che il ricco si spogli pienamente delle sue ricchezze; nessun conto faccia degli amici colui che per buona sorte ne ha, ma veri amici; e non debba prendersi l’uomo alcuna briga e interessamento per la sua salute e vantaggi temporali; no, non questo intendo; anzi si deve e procurare e conservare con grazia tutto il suddetto; ma solo intendo rimproverare coloro che più si fidano degli appoggi temporali che del soccorso divino.
L’uomo si affatichi pure quanto gli piace, stenti e sudi per rendere stabile la sua casa e formare le sue fortune; se Iddio non benedice dall’alto, e con la sua provvidenza non lo seconda e lo sostiene, in breve ogni tesoro accumulato si disperderà qual polvere al vento, e come una casa fondata sull’arena cadrà ogni sua felicità. Lo disse già il salmista: Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode (Sa 126,1).
Responsorio
℟. In te la mia speranza, Signore; io dico: Tu sei il mio Dio, * nelle tue mani tutti i miei beni. Alleluia.
℣. Mio Dio, in te confido, che io non sia confuso:
℟. Nelle tue mani tutti i miei beni. Alleluia.
Inno Te Deum
Noi ti lodiamo, Dio, *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

Lodi nella solennità di
S. Giuseppe Benedetto Cottolengo
O Dio, vieni a salvarmi.
Gloria al Padre. Come era nel principio (T. P. alleluia).
Inno
Tu che vivi nei cieli
tra le schiere dei santi,
Giuseppe, accogli il canto
che il popolo t’innalza.
Tu, ancora fanciullo,
ricercavi il Signore,
e al prossimo portavi
l’amore del tuo Dio.
La carità di Cristo
ti spinse verso i poveri
fidando nell’amabile
Divina Provvidenza.
Preparasti una Casa
per accogliere i miseri;
in essi contemplavi
Gesù nostro fratello.
Avevi un grande amore
per la Madre di Dio
e la Vergine santa
ti condusse per mano.
La volontà del Padre
ti fu perenne regola
cantando Deo gratias
entrasti nella luce.
Ora dalla tua gloria
aiuta chi ti invoca;
fa’ che nel mondo regni
fede speranza amore.
O Trinità santissima,
concedi a noi tuoi figli,
di seguirne il suo esempio
e conseguirne il premio. Amen.
1 ant.
A voi, o santi, gloria dal Signore,
a voi l’onore dal suo popolo. Alleluia!
SALMO 62, 2-9 L’anima assetata del Signore
La Chiesa ha sete del suo Salvatore, bramando di dissetarsi alla fonte dell’acqua viva che zampilla per la vita eterna (cfr. Cassiodoro).
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, *
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne, *
come terra deserta, arida, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho cercato, *
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, *
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva, *
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, *
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Nel mio giaciglio di te mi ricordo *
penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto; *
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe *
l’anima mia.
La forza della tua destra *
mi sostiene.
1 ant.
A voi, o santi, gloria dal Signore,
a voi l’onore dal suo popolo. Alleluia!
2 ant.
Servi del Signore,
benedite il Signore in eterno. Alleluia!
CANTICO Dn 3, 57-88. 56 Ogni creatura lodi il Signore
Lodate il nostro Dio voi tutti suoi servi (Ap 19, 5).
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore.
Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Alla fine di questo cantico non si dice il Gloria al Padre.
2 ant.
Servi del Signore,
benedite il Signore in eterno. Alleluia!
3 ant.
Esultano i santi nella gloria,
nella casa di Dio cantano di gioia. Alleluia!
SALMO 149 Festa degli amici di Dio
I figli della Chiesa, i figli del nuovo popolo esultino nel loro re, Cristo (Esichio).
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria, *
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi *
il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
per tutti i suoi fedeli.
3 ant.
Esultano i santi nella gloria,
nella casa di Dio cantano di gioia. Alleluia!
Lettura breve Ger 17,7-8
7Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
8È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti.
Responsorio Breve
℟. Getta nel Signore il tuo affanno: egli ti darà sostegno. * Alleluia, alleluia.
Getta nel Signore il tuo affanno: egli ti darà sostegno. Alleluia, alleluia.
℣. Mai permetterà che il giusto vacilli.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Getta nel Signore il tuo affanno: egli ti darà sostegno. Alleluia, alleluia.
Cantico di Zaccaria Lc 1,68-79
Ant.
Da questo sapranno che siete miei discepoli,
se avrete amore gli uni per gli altri. Alleluia!
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberàti dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant.
Da questo sapranno che siete miei discepoli,
se avrete amore gli uni per gli altri. Alleluia!
Invocazioni
Fratelli, memori degli insegnamenti di san Giuseppe Benedetto Cottolengo, innalziamo a Dio la nostra preghiera del mattino, e diciamo con fiducia:
Gloria a te nei secoli!
Benedetto sei tu, o Padre,
-
fin dal mattino ci chiami a lodare il tuo nome e ci dai fiducia nella tua Provvidenza.
Benedetto sei tu, Signore nostro Dio:
-
ci hai creati, redenti, chiamati nella tua santa Chiesa cattolica.
Benedetto sei tu, o Signore:
-
ci hai fatti tuoi servi nella persona dei nostri fratelli più poveri.
Donaci la grazia di non offenderti in questo giorno,
-
e di impiegare ogni momento nel tuo santo e divino servizio.
A te doniamo e consacriamo cuore, pensieri, parole e opere:
-
fa’ che ci ricordiamo sempre della tua presenza.
Padre nostro.
Orazione
Dio, nostro Padre,
nella tua Provvidenza tu soccorri quelli che si affidano a Te.
Concedi a noi, per la preghiera di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo, di dedicarci al servizio dei poveri e di ottenere il regno che hai promesso a chi spende la vita facendo del bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Secondi Vespri nella solennità
di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo
Inno
Tu che vivi nei cieli
tra le schiere dei santi,
Giuseppe, accogli il canto
che il popolo t’innalza.
Tu, ancora fanciullo,
ricercavi il Signore,
e al prossimo portavi
l’amore del tuo Dio.
La carità di Cristo
ti spinse verso i poveri
fidando nell’amabile
Divina Provvidenza.
Preparasti una Casa
per accogliere i miseri;
in essi contemplavi
Gesù nostro fratello.
Avevi un grande amore
per la Madre di Dio
e la Vergine santa
ti condusse per mano.
La volontà del Padre
ti fu perenne regola
cantando Deo gratias
entrasti nella luce.
Ora dalla tua gloria
aiuta chi ti invoca;
fa’ che nel mondo regni
fede speranza amore.
O Trinità santissima,
concedi a noi tuoi figli,
di seguirne il suo esempio
e conseguirne il premio. Amen.
1 ant.
Messo alla prova fu trovato perfetto:
onore a lui per sempre (T. P. alleluia).
SALMO 14
Signore, chi abiterà nella tua tenda? *
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che cammina senza colpa, *
agisce con giustizia e parla lealmente,
chi non dice calunnia con la lingua, †
non fa danno al suo prossimo *
e non lancia insulto al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, *
ma onora chi teme il Signore.
Anche se giura a suo danno, non cambia; †
se presta denaro senza fare usura, *
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo *
resterà saldo per sempre.
1 ant.
Messo alla prova fu trovato perfetto:
onore a lui per sempre (T. P. alleluia).
2 ant.
Per gli amici di Dio grazia e misericordia:
egli protegge i suoi santi (T. P. alleluia).
SALMO 111
Beato l'uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.
Felice l'uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno: *
il giusto sarà sempre ricordato.
Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.
Egli dona largamente ai poveri, †
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s'innalza nella gloria.
L'empio vede e si adira, †
digrigna i denti e si consuma. *
Ma il desiderio degli empi fallisce.
2 ant.
Per gli amici di Dio grazia e misericordia:
egli protegge i suoi santi (T. P. alleluia).
3 ant.
Un canto nuovo cantavano i santi davanti a Dio e all'Agnello:
il loro inno risuonava sulla terra (T. P. alleluia).
CANTICO Ap 15, 3-4
Grandi e mirabili sono le tue opere, †
o Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo nome, †
chi non ti glorificherà, o Signore? *
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore, †
davanti a te si prostreranno, *
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.
3 ant.
Un canto nuovo cantavano i santi davanti a Dio e all'Agnello:
il loro inno risuonava sulla terra (T. P. alleluia).
CANTICO DELLA BEATA VERGINE (Lc 1, 46-55)
Ant.
Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli,
l’avete fatto a me.
Venite, benedetti dal Padre mio,
ricevete il regno preparato per voi dall’inizio del mondo. Alleluia!
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
Ant.
Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli,
l’avete fatto a me.
Venite, benedetti dal Padre mio,
ricevete il regno preparato per voi dall’inizio del mondo. Alleluia!
Preghiera a San Giuseppe Benedetto Cottolengo
Dio, nostro Padre,
nella tua Provvidenza
tu soccorri quelli che si affidano a Te.
Concedi a noi,
per la preghiera di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo,
di dedicarci al servizio dei poveri
e di ottenere il regno che hai promesso
a chi spende la vita facendo del bene.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Deo gratias!
et Mariae

Dal Lezionario
Antifona d’ingresso - Ap 5,9-10
Ci hai riscattati, Signore, con il tuo Sangue
da ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e ci hai costituiti un regno per il nostro Dio.
Colletta
O Padre, che nel Sangue prezioso del tuo unico Figlio hai redento tutti gli uomini, custodisci in noi l’opera della tua misericordia, perché celebrando questi misteri otteniamo sempre i frutti della nostra redenzione. Per il nostro Signore.
Prima lettura
Dal libro dell’Esodo - 12,21-27
In quei giorni, Mosè convocò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la Pasqua. Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spalmerete l’architrave ed entrambi gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi esca dalla porta della sua casa fino al mattino. Il Signore passerà per colpire l’Egitto, vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti; allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. Voi osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. Quando poi sarete entrati nella terra che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito. Quando i vostri figli vi chiederanno: “Che significato ha per voi questo rito?”, voi direte loro: “È il sacrificio della Pasqua per il Signore, il quale è passato oltre le case degli Israeliti in Egitto, quando colpì l’Egitto e salvò le nostre case”». Il popolo si inginocchiò e si prostrò.
Parola di Dio.
Oppure nel Tempo Pasquale
Dagli Atti degli Apostoli - At 4,32-35
La moltitudine di coloro che eran venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune. Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano l'importo di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (dal Sal 67)
℞. Beato l’uomo che spera nel Signore.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
spianate la strada a chi cavalca le nubi:
«Signore» è il suo nome,
gioite davanti a lui.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
Ai derelitti Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
Pioggia abbondante riversavi, o Dio,
rinvigorivi la tua eredità esausta.
E il tuo popolo abitò il paese
che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.
Benedetto il Signore sempre;
ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
il Signore Dio libera dalla morte.
Oppure:
SALMO RESPONSORIALE (dal Sal 145)
℞. Loda il Signore, anima mia.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero,
egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Prima lettura
Dalla Seconda lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi - 2Cor 5,11-18
Fratelli, consapevoli del timore del Signore, noi cerchiamo di convincere gli uomini; per quanto invece riguarda Dio, gli siamo ben noti. E spero di esserlo anche davanti alle vostre coscienze. Non ricominciamo a raccomandarci a voi, ma è solo per darvi occasione di vanto a nostro riguardo, perché abbiate di che rispondere a coloro il cui vanto è esteriore e non nel cuore. Se infatti siamo stati fuori di senno, era per Dio; se siamo assennati, è per voi.
Poiché l'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Cosicché ormai noi non conosciamo più nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così. Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione.
Parola di Dio.
ACCLAMAZIONE AL VANGELO
℞. Alleluia, alleluia.
Il Padre mio vi ha benedetti!
Venite a ricevere il regno
preparato per voi dall’inizio del mondo.
℞. Alleluia.
Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo - 25, 31-40
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
Parola del Signore.