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8 settembre 2022 - Natività della B.V. Maria, Festa

Festa della Natività della Beata Vergine Maria, nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe del re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall’antica schiavitù del peccato.


Il mistero del Dio che diventa uomo, la divinizzazione dell’uomo assunto dal Verbo, rappresentano la somma dei beni che Cristo ci ha donati, la rivelazione del piano divino e la sconfitta di ogni presuntuosa autosufficienza umana.

Dai «Discorsi» di sant’Andrea di Creta, vescovo



Mt 1,18-23 (Forma breve) Dal Vangelo secondo Matteo

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.


Parola del Signore.



... la vergine concepirà e darà alla luce un figlio

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo (Mt 1,18).

Ordinariamente, nel giorno del nostro compleanno ricordiamo la nostra nascita. Le madri non fanno eccezione. Forse, a volte, si tratta dell’unico giorno nell’arco dell’anno (con la Festa della Mamma) in cui ci si accorge di quanto sia preziosa la loro vita donata, l’unico giorno in cui sono considerate protagoniste. Quale mamma, per quanto sia generosa, si lascerebbe rubare l’occasione per sentirsi guardata e benvoluta e per ricevere ringraziamenti e lodi che merita, almeno in quel giorno?

Una, in realtà, ce ne sarebbe: la Madre di Gesù. Se ci soffermiamo sulle letture proprie della festa odierna, in cui celebriamo la Natività di Maria, ci rendiamo conto che non parlano della sua nascita. Nel giorno del suo compleanno, Maria ci invita a rivolgere i nostri auguri non a lei, bensì a suo Figlio. Il Vangelo scioglie qualsiasi dubbio al riguardo, dal momento che sfodera la lista degli antenati di Gesù da parte del suo padre legale, Giuseppe. Maria sparisce come una goccia nell’oceano ed è felice così.

È evidente che il suo obiettivo è sempre stato lo stesso, dalla sua vita terrena alle sue tante apparizioni approvate dalla Chiesa: mettere al centro Cristo, portare il nostro sguardo sul nostro Salvatore. Quando preghiamo Maria, quando la ringraziamo e la copriamo di lodi, lei dirotta tutto sul Figlio. Lei sa che la propria nascita non è che il mezzo perchè nasca al mondo Dio. Lei sa di non essere la protagonista neanche oggi. Quale donna, al suo posto, non si sentirebbe trascurata e frustrata? Maria, invece, è felice. Non vive per se stessa, non pensa mai a se stessa, pensa sempre al Figlio e ai figli che Lui le ha affidato dalla croce. Questa è la sua ragione di vita. Per noi poveri peccatori questa logica di dono di sé totale è paradossale: come fa Maria ad essere felice? È un mistero tanto intrigante quanto la scoperta che noi, al contrario, pensando a noi stessi, siamo sempre miseramente tristi.

Maria, Madre nostra, nel giorno del tuo compleanno siamo noi a chiederti un regalo: aiutaci a distogliere il nostro sguardo dal nostro ombelico e a fissarlo su Tuo Figlio e allora, come te, saremo felici di essere dimenticati perché sia Lui il protagonista.

Maria Chiara






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