top of page

24 gennaio 2024 - mercoledì della 3a settimana del T.O.

Memoria di san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa: vero pastore di anime, ricondusse alla comunione cattolica moltissimi fratelli da essa separati, insegnò ai cristiani con i suoi scritti la devozione e l'amore di Dio e istituì, insieme a santa Giovanna di Chantal, l'Ordine della Visitazione; vivendo poi a Lione in umiltà, rese l'anima a Dio il 28 dicembre e fu sepolto in questo giorno ad Annency.





Mc 4, 1-20

Dal Vangelo secondo Marco


In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.

 Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».

 Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».

 E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l'ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l'accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l'accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».


Parola del Signore.


Ecco, il seminatore uscì a seminare.

«Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Il seminatore semina la Parola[»] (Mc 1,3.14). Gesù, seduto su una barca in mezzo al mare, racconta la parabola del seminatore alla folla che sta sulla riva. Davvero è Lui il seminatore di cui sta parlando, perché semina la Parola nel terreno che sono i cuori di quella gente e nei nostri cuori oggi. In verità, il Signore ogni giorno semina la Parola. Ce ne accorgiamo in particolare nella Messa domenicale, ma nulla vieta di prendere in mano le Sacre Scritture, specialmente il Vangelo, anche nei giorni feriali.

Frequentando con assiduità la Scrittura, ci accorgeremo che, alla luce della parabola del seminatore, ci sarà inevitabile cercare di capire che terreno siamo nel’accoglienza della Parola di Dio. Sicuramente vorremmo identificarci con il terreno buono; ma, esaminandoci bene, potremmo forse affermare con certezza di essere sgombri da sassi e rovi? E non ci sarà, per caso, qualche angolo della nostra vita in cui la Parola non può penetrare, perché è strada, e magari strada asfaltata?

In noi si trovano tutti i tipi di terreno di cui parla Gesù. Di fronte a tale consapevolezza potremmo assumere un atteggiamento disfattista, dichiarando: “Sono fatto così e non cambierà niente… non potrò mai portare frutto”. Oppure, come la folla, ascoltiamo rimanendo in superficie, rimanendo impenetrabili come la strada, sottovalutando la portata dell’annuncio. Invece, i veri discepoli di Gesù chiedono spiegazioni. Non si lasciano scoraggiare, ma decidono di prendersi cura dei semi caduti in qualche briciola di terreno buono del loro cuore. È chiedendo al Maestro di aprire i loro occhi sul significato della parabola che si accorgono della loro superficialità, e di quali sono i sassi che impediscono la loro maturazione spirituale o di quali sono i rovi che soffocano le spighe nate  dal seme della Parola.

E noi, desideriamo sgombrare il nostro terreno da tutto ciò che blocca il nostro cammino spirituale in unione a Cristo? Partendo dal passo evangelico che ascoltiamo nella Messa domenicale, proviamo, durante la settimana, a cercare dei tempi di silenzio per rileggerlo. Invocando lo Spirito Santo, chiediamo al Signore di illuminarci e di spiegarci che cosa desidera per la nostra crescita. Solo Lui conosce i tempi della morte del seme e della nascita del frutto.

Sr. Maria Chiara Amata

 

 

38 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page