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18 ottobre 2021 - lunedì della XXIX settimana del T.O.

Festa di san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere

e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.


Noi dunque spianiamo la strada a colui che sale «sul tramonto» quando predichiamo alle vostre menti la sua gloria; perché, venendo poi egli stesso, le illumini con la presenza del suo amore.


Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa



Lc 10, 1-9 Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"».


Parola del Signore.

Pace a questa casa

Oggi la Chiesa ci invita a festeggiare San Luca evangelista, autore del vangelo che porta il suo nome e degli Atti degli Apostoli. San Paolo lo definisce il "caro medico" i biblisti oggi lo definiscono evangelista della misericordia.

Probabilmente egli stesso fu uno dei 72 inviati come operai in una messe matura ed abbondante.

Cosa annuncia San Luca?

La pace, il regno di Dio, la guarigione.

I 72 sanno di essere inviati dal Signore, per questo non temono i lupi in mezzo si quali si trovano. La presenza di Gesù che li segue, (sono inviati davanti a Lui, in ogni luogo in cui Lui stesso sta per arrivare) dona loro il coraggio di affrontare le avversità e il rifiuto, senza perdere essi stessi la pace.

Ogni volta che ci inquietiamo, chiediamoci se non stiamo portando avanti un nostro progetto, se non stiamo affermando noi stessi.

Se siamo inviati a portare la pace è perché noi stessi l''abbiamo ricevuta in dono. Gratuitamente diamo ciò che gratuitamente abbiamo ricevuto.

Se questa pace, questo dono non viene accolto dai fratelli, saremo dispiaciuti per loro, ma il nostro cuore resterà tranquillo, resteremo agnelli, non diventeremo lupi aggressivi. Il messaggio del Cristo umile non potrà mai essere difeso con la spada. La spada deve sempre essere rimessa nel fodero...

Nel vangelo di oggi per due volte gli inviati sono invitati a mangiare. L'evangelizzatore non è un "super uomo, anch'egli ha dei bisogni che vengono soddisfatti proprio da coloro cui si porta l'annuncio. In questo modo si vive una bella reciprocità, uno scambio di doni.

Preghiamo San Luca di comunicarci la sua esperienza di amicizia con Gesù, per fare esperienza viva della Sua misericordia nella nostra vita.

Sr Maria Bruna

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