Mt 5, 13-16
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli".
Parola del Signore.
Già nelle prime pagine della Genesi, ci viene presentata la luce: “Dio disse: «Sia la luce! ». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre» (Gn 1,3-4).
Scorrendo velocemente la Parola, troviamo che: “Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna” (1Gv 1,5). E il Vangelo di Giovanni dice di Gesù: “... Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9).
Poi, nel capitolo 8, Gesù dice di sé: “Io sono la Luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).
Arriviamo nell’ultimo libro della bibbia, l’Apocalisse (22,5), a leggere: “Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà”.
Ho voluto fare questa breve corsa, nelle pagine della Bibbia per mostrare quanto sia strabiliante l’affermazione che Gesù fa nel Vangelo di oggi: “Voi siete la luce del mondo”.
Gesù è salito sulla montagna per dare la nuova legge ai suoi discepoli e alle folle che lo seguono. Come il Padre, all’inizio del tempo, Gesù ci guarda e ci dice che siamo cosa buona. Noi siamo come un frammento di Dio, se Dio è luce, anche noi. Se Gesù dice di sé che è la Luce del mondo e così i suoi discepoli, anche noi siamo luce. Questo è già vero oggi, ma sarà evidente alla fine del tempo, quando il Signore Dio illuminerà tutti ... ci sarà solo luce e non ci saranno più tenebre.
Che mistero queste tenebre in cui viviamo! La guerra, la violenza, il peccato, la morte, da divisione. Come le piccole luci che siamo possono vincere tanto male?
A me incoraggia molto pensare che la luce di cui parla Gesù è la Luce di Dio, quindi la nostra luce è la sua stessa luce, come il suo Amore è il nostro amore. Noi amiamo con il suo amore così illuminiamo con la sua luce... allora anche la nostra luce è infinita come la sua. Quando amiamo, è Lui che ama, quando siamo luminosi, è Lui che illumina. Questo ci libera da ogni protagonismo, e ci assicura che quello che diamo al mondo è davvero genuino, e le tenebre, alla sua luce, sono meno oscure: “nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce” dice il Salmo (Sl 138,12).
Possiamo alimentare questa luce, attingendo alla Parola di Dio, "Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino" (Sal 118, 105), e all’Eucaristia che ci fa diventare ciò che mangiamo.
Quando usciamo dalla Messa domenicale il nostro volto dovrebbe risplendere di gioia, di amore, di desiderio di donarci nel servizio per i fratelli. Come Mosè che, quando scendeva dal monte, dopo aver ricevuto la legge dal Signore, “non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante poiché aveva conversato con lui” (Es 34,29), anche noi. Se siamo luce, illuminiamo.
Deo gratias!
Sr M. Chiara
pubblicato sulla Gazzetta d'Asti
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