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2 novembre 2025 - Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti

Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nella quale la santa Madre Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel

segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione

della beatitudine eterna.


Esercitiamoci, perciò, quotidianamente a morire e alimentiamo in noi una sincera disponibilità alla morte. Sarà per l’anima un utile allenamento alla liberazione

dalle cupidigie sensuali ...

Dal libro «Sulla morte del fratello Satiro» di sant’Ambrogio, vescovo




Gv 6, 37-40 Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:

«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.

Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».


Parola del Signore.


...e io lo risusciterò nell'ultimo giorno
...e io lo risusciterò nell'ultimo giorno

Questa è una domenica un pò particolare ... Coincide quest'anno con la commemorazione di tutti i fedeli defunti, tutti quelli che portiamo certamente nel nostro cuore, ma anche quanti non conosciamo e che possiamo sostenere con la nostra preghiera. Per noi cristiani, non è un giorno soltanto di lutto. Crediamo in Gesù che è risorto dai morti e farà risorgere anche noi. Oggi la Parola di Dio è molto ricca, essendo prevista in questa giornata la possibilità, per ogni presbitero, di celebrare tre Messe con formulari diversi di letture proposte. Potremmo dire che ciò che viene messo in risalto è proprio la speranza nella risurrezione: Gesù promette la vita eterna a quanti credono in Lui e a quanti hanno speso la loro vita per il bene, insieme alla beatitudine che non coincide con i criteri del mondo. Infatti, come faremmo a considerarci beati quando gli altri ci insultano, ci perseguitano, dicono menzogne contro di noi, se non ci fosse Gesù? In Lui, primogenito dei morti, è tutta la nostra speranza. San Paolo usa delle parole molto belle per ravvivare la speranza nella risurrezione: " Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. (1Ts 4,13-14). Questo lo sperimentiamo molto anche tra di noi, quando una sorella parte per il Cielo: si rinnova, di volta in volta, la fede nella risurrezione, che ci spinge anche a pregare per quanti non hanno in dono la fede e rischiano di avvicinarsi al traguardo della vita senza speranza, con paura, o nella disperazione. Tutti possiamo abbracciare con la nostra preghiera, perché la Parola del Signore possa correre nel mondo e portare sollievo in tanti luoghi di morte, di angoscia, di vuoto.  Pensiamo infine alle parole del compianto Papa Francesco, nella Messa del 17 novembre 2017: «Pensare alla morte non è una fantasia brutta, è una realtà ... Se è brutta o non brutta dipende da me, come io la penso, ma ci sarà e lì sarà l’incontro col Signore: questo sarà il bello della morte, sarà l’incontro col Signore, sarà lui a venire incontro, sarà lui a dire “vieni, vieni, benedetto da mio Padre, vieni con me”». E confidiamo nel soccorso dei Santi, che abbiamo festeggiato ieri: sono una squadra che tifa per noi dal Cielo! Chiediamo a loro di ravvivare nel nostro cuore il desiderio del cielo! 

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