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31 agosto 2021 - martedì della XXII settimana del TO

Lc 4, 31-37 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.

Nella sinagoga c'era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.

Tutti furono presi da timore e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Parola del Signore.

«Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?».

Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. (Lc 4,32)


Gesù insegna con autorità. E la gente rimane stupita. Lo stupore nasce di fronte a qualcosa che ci sorprende, che ci fa gioire profondamente, qualcosa che non ci aspettavamo. Trovandoci, invece, davanti a qualcosa che ci aspettiamo non abbiamo particolari reazioni, perché tutto rientra nella normalità. La novità di Gesù è anche nella sua autorità. Egli “non parlava riportando parole di altri, come i profeti e Mosè, ma in ogni parola mostrava di avere egli stesso l’autorità” (Giovanni Crisostomo).


Gesù comanda con autorità agli spiriti impuri e essi se ne vanno. In questo episodio del Vangelo di Luca libera l’uomo dalle potenze del male. “L’indemoniato”, scrive un commentatore contemporaneo “rappresenta al meglio la situazione dell’uomo senza libertà, bisognoso di salvezza. Il diavolo non cerca di lottare; sa che, di fronte a Gesù, è vinto. Infatti, un semplice ordine, e la parola di Gesù ottiene istantaneamente il suo effetto liberatore. Nella parola di Gesù agisce la potenza dello Spirito, ed è quindi una parola efficace, che guarisce e libera.” (cfr. Gérard Rossé, Vangelo secondo Luca, Città Nuova, p 52).


La parola di Gesù, la parola che leggiamo nel Vangelo è una parola efficace, che guarisce e libera. Mi nascono, allora, queste domande: oggi a quale parola del Vangelo farò spazio perché il Signore Gesù possa agire nella mia vita? E quale delle sue parole, capaci di donare vita, pace e gioia, porterò con la mia vita ai fratelli e alle sorelle che il Signore mi donerà di incontrare?


Signore, apri il mio cuore

con la tua Parola

e donami di annunciarla

ai miei fratelli e alle mie sorelle

con la mia vita. Amen.


Sr. Chiara


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