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29 giugno 2023 - giovedì della 12a settimana Tempo Ordinario

Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell'amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l'imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.


Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo

Questi martiri hanno visto ciò che hanno predicato

Il martirio dei santi apostoli Pietro e Paolo ha reso sacro per noi questo giorno. Noi non parliamo di martiri poco conosciuti; infatti «per tutta la terra si diffonde la loro voce ai confini del mondo la loro parola» (Sal 18, 5). Questi martiri hanno visto ciò che hanno predicato. Hanno seguito la giustizia. Hanno testimoniato la verità e sono morti per essa. Il beato Pietro, il primo degli apostoli, dotato di un ardente amore verso Cristo, ha avuto la grazia di sentirsi dire da lui: «E io ti dico: Tu sei Pietro» (Mt 16, 18).

 

Mt 16, 13-19 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


Parola del Signore.


Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

C’è un gran parlare intorno alla figura di quel Rabbì di nome Gesù…. Molti, ascoltandolo, rimanevano stupiti e dicevano: Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi? (Mc 6,1-3). Anche il re Erode ne aveva sentito parlare, perché il suo nome era diventato famoso, e si chiedeva chi mai potesse essere. Si diceva: Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi. Altri invece dicevano: È Elia. Altri ancora dicevano: È un profeta, come uno dei profeti (Mc 6,14-15).

Gesù disse loro: Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15). Già…. Chi sono Io per te? È una domanda fondamentale e terribilmente personale, nessuno può rispondere al mio posto, qui si gioca la mia vita, il mio rapporto con Dio e di conseguenza con i fratelli. Chi sono Io per te? Che cosa dici di Me? Rispose Simon Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (Mt 16,16). Tu sei colui che è, e niente esiste fuori di te. Tu sei il tutto, e il tutto è in me. Tu sei la mia forza, tu sei la mia gioia, Signore. Tu sei la mia luce, tu sei dolcezza, tu sei sapienza, tu sei misericordia immensa. Tu sei la redenzione, tu sei la salvezza eterna…. Tu sei, Signore!

sr Marialuisa

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