27 giugno 2025 - Sacratissimo Cuore di Gesù - Solennità
- Comunità Monastero Adoratrici
- 4 giorni fa
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O Gesù dolcissimo, o redentore del genere umano, guarda a noi umilmente prostrati dinanzi al tuo altare. Noi siamo tuoi e tuoi vogliamo essere: e per poter vivere a te più strettamente uniti, ecco che ognuno di noi oggi si consacra al tuo sacratissimo Cuore.
Molti purtroppo non ti riconobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbi misericordia degli uni e degli altri e tutti quanti attirali al tuo Cuore santissimo. O Signore, sii il re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da te, ma anche di quei figli prodighi che ti abbandonarono; fa' che questi quanto prima tornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.
Sii il re di coloro che vivono nell'inganno dell'errore o per discordia si sono da te separati; richiamali al porto della verità e all'unità della fede, affinchè in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore. Sii il re di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni, del paganesimo, e non ricusa di trarli dalle tenebre al lume e al regno di Dio. Largisci, o Signore, incolumità e libertà sicura alla tua Chiesa. Largisci a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine: fa', o Signore che da un capo all'altro della terra risuoni quest'unica voce: sia lode a quel Cuore divino da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli. Amen
Lc 15, 3-7
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola:
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta".
Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».
Parola del Signore.

Gesù sta parlando a pubblicani e peccatori, ma chi si ‘sente’ giusto, mormora contro di Lui. “Ed egli disse loro questa parabola”. Gesù racconta la parabola della ‘pecora perduta’ per far comprendere, a chi lo ascolta, quanto è grande la sua misericordia verso chi ricorre a Lui con umiltà e fiducia, per ritrovare la pace del cuore e la gioia di sentirsi perdonato e amato.
Quando questo avviene, Gesù “carica” sulle sue spalle la pecora ritrovata e “fa festa”. È una gioia profonda e colma di gioia, per Lui che ha salvato il peccatore, e per chi è perdonato, perché si sente sicuro sulle sue spalle e amato di un amore nuovo, che cancella tutto il suo passato, rendendolo felice di avere ritrovato il Pastore.
Il perdono di Dio ci fa vivere in una gioia profonda e ci dona la capacità di riprendere un cammino nuovo dietro a Lui, il Salvatore, che ci fa ‘sentire’ quanto ci ama.
Il Signore Gesù doni anche a noi la capacità e la gioia sentirci amati da Lui e perdonati, e ‘portati sulle Sue spalle’ verso la salvezza.
Così anche noi andiamo sempre a Lui, e diciamogli con gioia e gratitudine: “Sacro Cuore di Gesù, confido in Te!”. Maria, la madre di Gesù ci tenga per mano nel cammino della vita.
Buona festa del Sacro Cuore! Deo gratias!
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