Mc 6, 30-34
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'". Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Parola del Signore.
Oggi la Liturgia ci parla di ‘pastori e di pecore’. Sembra un linguaggio superato, antico, non adatto ai nostri giorni, pieni di tecnica e di informatica. Se, invece, leggiamo questo testo con il cuore, cioè con sapienza e amore, possiamo ricevere un insegnamento di vita vera, come già troviamo nell’Antico Testamento: “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla … Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza … mi guida per il giusto cammino … bontà e fedeltà mi saranno compagne …” (Sal 22). Gesù insegna la Via, la Verità e la Vita. Questo non vuol dire seguirlo senza pensare e senza capire, Lui vuol farci comprendere il nostro cammino nella Sua Via, con la sapienza del cuore, alla luce della sua Parola. Gesù va con i discepoli in un luogo isolato per dare loro un po’ di sollievo nel corpo e nello spirito, ma la gente accorre e lo raggiunge, perché ha compreso che la sua Parola dilata il cuore e lo conforta, dona luce e saggezza di vita.
Andiamo anche noi da Gesù, che ci aspetta sempre, per trovare in Lui la sapienza per vivere: Lui sempre ci accoglie e guida i nostri passi per il giusto cammino.
Chiediamo a Maria, Madre di Gesù e nostra tenera Madre, che sempre desidera il nostro bene, che ci accompagni per la via verso il Signore e ci aiuti a capire e accogliere la Sua Parola che rischiara i nostri giorni.
Deo gratias!
Sr Maria Antonietta
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