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19 novembre 2020 - giovedì della XXXIII settimana del T.O. -

Aggiornamento: 6 dic 2020

Nel monastero di Helfta nella Sassonia in Germania, santa Mectilde, vergine, che fu donna di squisita dottrina e umiltà, illuminata dal dono divino della contemplazione mistica.



Lc 19, 41-44 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo:

«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.

Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

Parola del Signore.


Gesù ... alla vista della città, pianse ...

“Quando fu vicino, alla vista della città pianse su di essa” (Lc 19,41ss).

Il pianto di Gesù ci stupisce e addolora l’anima. Gesù vuole farci comprendere che è Lui “quello che porta alla pace” , e desidera che il nostro cuore si apra alla salvezza. S. Paolo dice: “Vigiliamo e siamo sobri” (1 Ts 5,6), per accogliere il dono della salvezza, levigando la pietra del nostro cuore, che nel Battesimo ci fa ‘uno’ in Cristo, rafforzarla e renderla splendente con la carità, la fede, e la speranza, “facendo attenzione a noi stessi per non rovinare quello che è stato costruito, e ricevere una ricompensa piena” (cfr 2Gv 8), e “rimanere saldi nel Signore”, perché la nostra ‘pietra’ sia una cosa sola con tutta la Chiesa. “Un cuor solo e un’anima sola” con la propria famiglia, con la propria comunità e con la Chiesa.

Maria, Madre di Gesù, ci aiuti a tenere gli occhi del cuore su di Lui. Deo gratias!


Sr. Maria Antonietta


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