Memoria dei santi martiri Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, dei quali il 14 settembre si ricordano la deposizione del primo e la passione del secondo, mentre oggi il mondo cristiano li loda con una sola voce come testimoni di amore per quella verità che non conosce cedimenti, da loro professata in tempi di persecuzione davanti alla Chiesa di Dio e al mondo.
In questo modo ci è impossibile stabilire che cosa dobbiamo elogiare di più in voi, se la tua fede pronta e incrollabile, o la inseparabile carità dei fratelli.
Dalle «Lettere» di san Cipriano, vescovo e martire
Lc 6, 43-49
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: "Signore, Signore!" e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Parola del Signore.

Nella Liturgia odierna, S. Paolo si riconosce peccatore, salvato da Gesù, della sua grande misericordia. Gesù, nel brano di Vangelo, ci invita ad essere buoni per trarre dal cuore che si fa benevolo, il bene verso Dio e verso i fratelli e le sorelle, e anche per il nostro vero bene. Questo è possibile perché è Lui che salva noi peccatori, donando la capacità mettere in pratica la sua Parola con amore, impegno e gioia. “Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto, è la salvezza offerta a ogni uomo; salvezza gratuita, trascendente tutti i limiti” (Paolo VI). Gesù ci invita a costruire la nostra casa, la nostra vita, sulla roccia; a scavare nel profondo del nostro cuore per renderlo saldo sulla Roccia che è Lui stesso. Egli vuole farci gustare la sua misericordia per rendere il nostro cuore misericordioso e amorevole con nostri fratelli vicini e lontani. Tutto questo ci viene dalla fede in Lui, come dono.
Maria, Madre di Gesù misericordioso e Madre di misericordia, ci insegni l’amore e ci tenga per mano mentre camminiamo seguendo Gesù, Roccia di salvezza. Diciamo con S. Bernardo: “Nella gioia e nella prova, guarda la stella, invoca Maria!”.
Buon cammino! Deo gratias!
Sr Maria Antonietta
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