Festa della esaltazione della Santa Croce, che, il giorno dopo la dedicazione della basilica della Risurrezione eretta sul sepolcro di Cristo, viene esaltata e onorata come trofeo della sua vittoria pasquale e segno che apparirà in cielo ad annunciare a tutti la
seconda venuta del Signore.
Noi celebriamo la festa della santa croce, per mezzo della quale sono state cacciate le tenebre ed è ritornata la luce.
Dai «Discorsi» di sant’Andrea di Creta, vescovo
Gv 3, 13-17
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Parola del Signore.

Il segno della Croce è diventato nei secoli l'emblema per eccellenza dei cristiani. Chi anche oggi vuole "vedere Gesù", magari provenendo da Paesi e culture dove il cristianesimo è poco conosciuto che cosa vede prima di tutto? Qual'è il segno più comune che incontra? Il Crocifisso, la Croce, nelle Chiese, nelle case dei cristiani, anche portato sul proprio corpo.
L'importante è che il segno sia coerente con il Vangelo: la Croce non può che esprimere amore, servizio, dono di sè senza riserve; solo così essa è veramente l'albero della vita.
La Vergine Maria ci aiuti a seguire Gesù, a camminare forti e lieti sulla strada del servizio, affinchè l'amore di Cristo risplenda in ogni nostro atteggiamento e diventi sempre più lo stile della nostra vita quotidiana.
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