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10 agosto 2022 - mercoledì della XIX settimana del T.O.

Festa di san Lorenzo, diacono e martire, che, desideroso, come riferisce san Leone Magno, di condividere la sorte di papa Sisto anche nel martirio, avuto l’ordine di consegnare i tesori della Chiesa, mostrò al tiranno, prendendosene gioco, i poveri,

che aveva nutrito e sfamato con dei beni elemosinati. Tre giorni dopo vinse le fiamme per la fede in Cristo e in onore del suo trionfo migrarono in cielo anche gli strumenti del martirio. Il suo corpo fu deposto a Roma nel cimitero del Verano, poi insignito del suo

nome.


Il bel giardino del Signore, o fratelli, possiede non solo le rose dei martiri, ma anche i gigli dei vergini, l’edera di quelli che vivono nel matrimonio, le viole delle vedove. Nessuna categoria di persone deve dubitare della propria chiamata: Cristo ha sofferto per tutti.


Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo




Gv 12, 24-26 Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.

Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.

Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».


Parola del Signore.

... se il chicco di grano ...

Dice s. Agostino: “Il Signore ha voluto subire la morte per la nostra vita: siano dunque rese grazie al chicco di grano che ha voluto morire per moltiplicarsi!”.

Eccomi, manda me! E il Verbo si è fatto carne, è sprofondato nel solco della storia, nella nostra terra arida e senza acqua per ricoprirla di fiori e frutti, dice santa Faustina alludendo alla sua anima in un momento di prova.

Può Dio aver dimenticato la misericordia? Ed ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio e grazie al sì di Maria, terra fertile, Dio ha fatto germogliare senza seme la spiga gloriosa della salvezza del mondo. E noi abbiamo ricevuto grazia su grazia. Siamo stati scelti per essere seguaci di Cristo, per condividere la sua luce e il suo amore e per portare frutti abbondanti attraverso la testimonianza delle opere buone che danno gloria al Padre dei cieli.

Preghiamo con s. Agostino: “Siano rese grazie a Dio, il Signore e salvatore Gesù Cristo, che si è degnato di subire la nostra morte per farci degni della sua vita …”

Ma io rivolgo a me stessa questa domanda: Tu che cosa fai per essere degna della sua vita e perché la sua parola sia viva ed efficace dentro di te e attorno a te? Comprendo e condivido la sorte del chicco di grano che ha voluto morire per moltiplicarsi? Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, porta molto frutto. Come reagisco di fronte alle difficoltà, alle prove della vita? Accetto con fede amore il suo invito? “Chi vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua?”

“Mio Dio, donami la fede, la fede vera, la fede pratica, la fede che fa entrare il Vangelo nella vita” (Charles de Foucauld)

Sr. M. di Gesù Bambino

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