Festa di sant'Andrea, Apostolo: nato a Betsaida, fratello di Simon Pietro e pescatore insieme a lui, fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano, lo seguì e condusse da lui anche suo fratello. Dopo la Pentecoste si dice abbia predicato il Vangelo nella regione dellAcaia in Grecia e subíto la crocifissione a Patrasso. La Chiesa di Costantinopoli lo venera come suo insigne patrono.
Andrea, dopo essere restato con Gesù e aver imparato tutto ciò che Gesù gli aveva insegnato, non tenne chiuso in sé il tesoro, ma si affrettò a correre da suo fratello per comunicargli la ricchezza che aveva ricevuto. Ascolta bene cosa gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» (Gv 1, 41).
Vedi in che maniera notifica ciò che aveva appreso in poco tempo?
Dalle «Omelie sul vangelo di Giovanni» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
Mt 4, 18-22 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Parola del Signore
“Prima di formarti nel grembo materno ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni”. (Ger 1,5)
“Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre….ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi, erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati, quando ancora non ne esisteva uno”. ( Sl 135,13.16)
Come l’apostolo S.Andrea di cui oggi celebriamo la festa, ognuno di noi è stato pensato, scelto e amato sin dall’eternità e destinato a una missione.” Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare”.( Francesco, EG)”
Oggi, Gesù, GUARDA ME, GUARDA TE che leggi, ci chiama per nome e ci dice : “venite dietro di me”. Ci offre la sua compagnia, la sua amicizia, ci precede e ci dona la certezza di una promessa: “vi farò diventare pescatore di uomini”. Ma che cosa vuol dire? E Lui il grande pescatore di uomini, è Lui che attira tutti a sé, è Lui il Salvatore, il Pastore e Redentore delle anime. Ma vuole la nostra collaborazione.
Nella parabola di Gv 15, Gesù dice: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in Lui, porta molto frutto-diventa pescatore di uomini- perché senza di me non potete far nulla. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio, che diventiate miei discepoli”.
Gesù ci chiama tutti a diventare i suoi discepoli, a rimanere in relazione con Lui, a custodire dentro di noi le sue parole e a rivolgerci con fiducia al Padre, il quale è glorificato se noi seguiamo il Figlio. E noi per i meriti del Figlio, della sua vita, passione, morte e risurrezione, uniti a Lui, diventeremo fecondi di una pesca abbondante che vedremmo lassù e diremmo: “ma quando Signore?”…ed Egli ci risponderà: ”tutto quello che avete fatto a una solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. (Mt 25,37-40)
sr. M. Benedetta
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