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30 gennaio 2020 - giovedì III settimana del TO

Aggiornamento: 1 mar 2020

Mc 4, 21-25 Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Parola del Signore.


... per essere messa sul candelabro ...

Il vangelo di Marco ci riporta alcune brevi espressioni di Gesù.

Come sappiamo la traduzione da una lingua ad un’altra è sempre anche un po’ un tradimento, perché è difficile mantenere il significato profondo. Ogni lingua riflette una cultura. Quindi non è semplicemente un cambiare le parole, ma un passaggio da una mentalità ad un’altra. Ne abbiamo un esempio nel brano di oggi.

Quello che noi traduciamo “si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio?”, nel greco, lingua in cui è scritto il Vangelo, è “Viene forse la lampada…”. Se manteniamo l’originale, sembra strano dire che la lampada “viene”, come se si parlasse di una persona. In effetti questo ci fa venire in mente il prologo di S. Giovanni in cui leggiamo “Veniva nel mondo la luce vera”(Gv 1,9). In qualche modo la lampada di cui parla Gesù è la sua persona che viene nel mondo per portare la luce vera, quella che illumina ogni uomo, tutto l’uomo.

Se noi allora mettiamo Gesù “sotto il letto” per non essere disturbati e poter dormire tranquilli la luce della sua Parola non può illuminare la nostra vita. Mettere la Parola “sotto il letto” significa non ascoltarla, non leggerla, non lasciarsi guidare, fino a dimenticarci che l’abbiamo nascosta lì sotto. Magari un giorno un incubo ci farà cadere dal letto, come S. Paolo cadde da cavallo (anche se di cavallo la Scrittura non parla), e scopriremo quella luce a cui non abbiamo più pensato. La tireremo fuori e tutta la stanza, tutta la nostra vita ne verrà illuminata.

Quando finalmente ci sveglieremo e la lampada illuminerà il nostro cuore vedremo chi ci vive accanto, scopriremo che non siamo individui autonomi, ma persone che vivono con altre persone di cui dobbiamo e vogliamo tenere conto e forse cominceremo a mettere la freccia prima di girare a destra perché la persona dietro si regoli di conseguenza.

Buona giornata!!! Deo gratias!

Madre Maria Patrizia

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