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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

29 giugno 2021 - Solennità dei Santi Pietro e Paolo, apostoli

Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo

crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.


Il beato Pietro, il primo degli apostoli, dotato di un ardente amore verso Cristo, ha avuto la grazia di sentirsi dire da lui: «E io ti dico: Tu sei Pietro»

Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo




Mt 16, 13-19 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore.


... Beato tu, Simone ...

“Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha liberato dalla mano di Erode”. “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede”. “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa”.

Nella Solennità odierna celebriamo insieme gli apostoli Pietro e Paolo che non si sono sottratti al loro mandato di annunciare tutto il Vangelo di Cristo ai Giudei e ai Gentili, i pagani. Sappiamo che entrambi subirono il martirio versando il loro sangue per il nome di Cristo. Dalla prima lettura apprendiamo che Pietro viene catturato e gettato in prigione per ordine di Erode. Ma un angelo del Signore gli appare accanto in cella e lo libera: nessuna potenza può resistere alla onnipotenza del Signore che, quando vuole e come vuole, libera i suoi fedeli. Nella seconda lettura, Paolo sapendo di dover ormai lasciare questa vita, dice al suo discepolo di aver combattuto la buona battaglia, terminato la corsa, conservato la fede. Con queste parole l’Apostolo delle genti sigilla il suo apostolato contrassegnato da molte lotte e fatiche che, lungi dal diminuirla, hanno rafforzato la sua fede. Nel Vangelo Gesù chiede ai suoi discepoli quale parere la gente ha su di lui. “Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti”. “Ma voi, chi dite che io sia?”. Per tutti risponde Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Questa, risposta, fondamentale professione di fede, merita l’elogio di Gesù che lo proclama “Beato, perché tale rivelazione viene dal Padre che è nei cieli”. Nel versetto successivo Gesù gli conferisce il primato tra gli apostoli: su di lui, pietra, edificherà la sua Chiesa, sulla quale gli inferi non prevarranno. In sostanza, Pietro è chiamato da Gesù ad esercitare il potere in modo delegato, primato che avrà sugli altri apostoli quando Gesù risorto e asceso al cielo siederà alla destra del Padre. Ha inizio per Pietro e Paolo la grande avventura di un apostolato che no si fermerà di fronte a qualsiasi ostacolo frapposto dagli avversari. Per questo possiamo dire che questi giganti di santità, colonne della Chiesa, sono accomunati da una fede inconcussa, da una solida speranza e da un amore ardente per Gesù. Dio, nostro Padre, dona alla tua Chiesa di essere sempre fedele agli insegnamenti degli apostoli Pietro e Paolo e dei loro successori, perché tutti gli uomini che tu ami e tutti i credenti procedano sicuri sulla via della fede, della speranza e dell’amore. Amen

Sr Maria Liliana

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