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26 dicembre 2020 - sabato dell'ottava del S. Natale - S. Stefano (primo martire)

Mt 10, 17-22 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:

«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.

Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Parola del Signore.

Sarete odiati da tutti a causa del mio nome

Quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come e che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Ma questo ci sarà dato se come Stefano saremo capaci di fissare il cielo e facendo nostre le parole di Gesù sulla croce: “Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”.

Quali sono le nostre reazioni di fronte alle incomprensioni, alle ingiustizie, alle diffamazioni e alle stesse prove della vita? Stefano contempla cieli aperti e apre il suo cuore al perdono. Chi non sa perdonare, non sa amare.

Come non ricordare la testimonianza di un papà che a causa di un errore medico vide morire il suo figlio di 9 anni e mezzo? Consigliato di denunciare tale cosa agli avvocati, rispose: “Ha rovinato la mia famiglia e io dovrei rovinare la sua? Non lo farò”.

Ebbene, questo padre alcuni giorni prima di morire ricordava le parole di un canto: “Ti ringrazio, o mio Signore, per le cose che sono nel mondo, per la vita che Tu mi hai donato, per l’amore che tu nutri per me”.

S. Paolo, presente alla lapidazione di Stefano, un giorno si dichiarerà pronto al martirio per Cristo: anche lui ha visto i cieli aperti. S. Giuseppe Benedetto Cottolengo, assediato dalla Carità di Cristo, ripeteva: “Caritas Christi urget nos” (La carità di Cristo ci spinge).

Sr M. di Gesù Bambino


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