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22 ottobre 2021 - venerdì della XXIX settimana del T.O.

Lc 12, 54-59 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva alle folle:

«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: "Arriva la pioggia", e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?

Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».


Parola del Signore.

Vedete una nuvola ...

Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? Lc 12,56

Il Padre, nel Figlio fatto carne, ci mostra la cura che ha dell’umanità, di ogni uomo e donna. Ma quando la luce che illumina ogni uomo è venuta nel mondo, molti non l’hanno accolta. Riconoscere in noi il bisogno della Luce è già aprirsi ad accogliere il mistero di Dio, che – in Gesù – ha reso anche noi suoi figli. I contemporanei di Gesù, soprattutto coloro che erano maestri e guide in Israele, si sono rifiutati di riconoscere, in Lui, il Figlio di Dio. Eppure Gesù diceva parole che sapevano risvegliare la forza della vita e dell’amore in chi lo ascoltava, guariva le persone, operava miracoli, lasciava i segni della sua presenza misericordiosa.

Oggi Gesù invita anche noi ad aprire gli occhi della mente e del cuore per riconoscerlo presente nella nostra vita, proprio là dove non ci aspetteremmo di trovarlo. Egli desidera curare le nostre ferite, guarire la nostra incredulità, per questo il suo rimprovero è vitale e ci spinge, nella quotidianità, a guardare gli altri – che Lui ci affida come fratelli e sorelle – e ciò che avviene, senza fermarci alle apparenze per scoprire la verità nascosta nelle profondità delle cose.

San Giovanni XXIII diceva al tempo del Concilio Ecumenico Vaticano II, grande evento nella storia della Chiesa: “È giunto il momento di riconoscere i segni dei tempi, di coglierne le opportunità e guardare lontano”. Ogni giorno, ogni occasione può diventare questo momento in cui cominciamo a vedere, riconoscendo la presenza del Signore e imparando, per grazia, a cogliere le opportunità nascoste nel frammento del tempo in cui ci è donato di vivere per aprirci ad accogliere il futuro che anche noi nella fede, nella speranza e nella carità stiamo già costruendo.

Sr. Chiara

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