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Immagine del redattoreComunità Monastero Adoratrici

22 dicembre 2020 - martedì della IV settimana di Avvento

Lc 1, 46-55 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Maria disse:

«L'anima mia magnifica il Signore

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva.

D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente

e Santo è il suo nome;

di generazione in generazione la sua misericordia

per quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,

ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,

ricordandosi della sua misericordia,

come aveva detto ai nostri padri,

per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Parola del Signore.

Carissimi, si sta avvicinando a grandi passi il Natale, e oggi il Vangelo ci presenta Maria, la Madre di Dio, che canta.

Proviamo ad immaginare la voce di questa donna che porta in grembo il Figlio di Dio. Deve essere stata una voce angelica, ma anche molto umana, di una persona che ha saputo percorrere a piedi le strade della Palestina per andare dalla cugina Elisabetta, la voce forte di una mamma che ha saputo stare ai piedi della croce del Figlio intravedendo già la nostra salvezza. La voce di una povera vedova che ha dato tutto, tutto quello che aveva per vivere a Dio, anche il suo unico figlio.

E perché canta? Quando il cuore è pieno di gioia, non bastano le parole, la nostra bocca si apre al canto, alla musica che ci coinvolge più profondamente. E Maria vedeva il compiersi delle scritture, vedeva Dio che si chinava sulla terra sofferente e finalmente la salva, vedeva tanti uomini e donne diventare figlie e figlie di Dio.

Come non cantare?

Non vi è mai capitato trovare una consolazione nel cantare, nonostante il dolore che riga le guance di lacrime, ad esempio durante un funerale? È forse l’esperienza degli alpini che cantavano in guerra, ricordando gli amici caduti in battaglia?

Anche se quest’anno, non abbiamo tanti motivi per essere cantare, facciamo come Maria, intoniamo un canto di lode e lei ci aiuterà a continuarlo nonostante le lacrime e allora tutta la nostra vita diventerà canto.

Buon concerto e un Santo Natale a tutti!


Sr M.Chiara


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