18 ottobre 2025 - sabato 28a settimana TO
- Comunità Monastero Adoratrici
- 2 giorni fa
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Festa di san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo.
Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma.
Perciò riflettete attentamente, fratelli carissimi, sulla parola del Signore: «Pregate il padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe».
Pregate voi per noi, perché siamo in grado di operare per voi come si conviene; perché la lingua non resti inattiva dall’esortare, e il nostro silenzio non condanni, presso il giusto giudice, noi, che abbiamo assunto l’ufficio di predicatori.
Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
Lc 10, 1-9 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"».
Parola del Signore.

Dopo aver indicato le caratteristiche del discepolo e quale deve essere la radicalità della sequela, Gesù manda in missione 72 discepoli e li manda a due a due avanti a sé. Stupendo! Gesù si preoccupa che i discepoli non siano soli ad affrontare la missione con tutti i suoi rischi e le sue incognite, perché la messe è molta ma gli operai sono pochi. Non abbiate paura, sembra dirci il Maestro, anche se vi mando come agnelli in mezzo a lupi; insieme ce la farete. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Non temete, dunque (Lc 12,6-7). Voi, araldi del nuovo giorno, andate come agnelli pronti a donare la vita per i fratelli, e annunciate a tutti che il regno di Dio è vicino. Mi gridano da Seir: Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte? La sentinella risponde: Ancora un poco, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà (Eb 10,37). Infatti, la notte è ormai avanzata, e il giorno è vicino (cfr. Rm 13,12). Andate e in qualunque casa entriate, voi miei agnelli, portate la benedizione e la pace, portate a tutta la messe l’amore di un Dio che è Padre e ha cura di tutti i suoi figli.
Vanno i settantadue discepoli senza borsa, né sacca, né sandali, e dicono: Nella tua umanità profonda, più intimo a te di te stesso, nella tua gioia e nel tuo dolore, Dio ti è vicino. Il lieto annuncio, la buona novella è proprio questa: Dio è con noi, con amore. Questo auguro di tutto cuore a ciascuno di voi: Dio sia con te, con amore.
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