A Nissa in Cappadocia, nell’odierna Turchia, san Gregorio, vescovo, fratello di san Basilio Magno: illustre per vita e per dottrina, a motivo della retta fede da lui professata fu
scacciato dalla sua città dall’imperatore ariano Valente.
Lc 4, 14-22
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l'anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Parola del Signore.
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Gesù all'inizio del suo ministero invita alla conversione.Essa è possibile perché il regno di Dio è vicino e convertirsi significa accoglierlo. Per Simone e Andrea Gesù fa qualcosa di più: li chiama a seguirlo. Su questi uomini si posa lo sguardo di Gesù, ricevono da Lui stesso la spinta a seguirlo. La vicinanza di Gesù porta gioia e grazia. Guardando ai discepoli descritti nel Vangelo di oggi ci riconosciamo nella loro scia, a motivo del legame che ci unisce allo stesso Signore. Gesù dimostra a tutti i chiamati la benevolenza del suo cuore. Ogni chiamato può dire: "per me vivere è Cristo e il morire è un guadagno. Nel volto di Cristo egli contempla il suo tesoro e la sua gioia: Cristo è sempre lo stesso, ieri,oggi e sempre.
sr Maria del Buon Consiglio