Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l'amato, le acque sono santificate, l'uomo è purificato e tutto il creato esulta.
Cristo nel Battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria. Giovanni dà il battesimo, Gesù si accosta a lui, forse per santificare colui dal quale viene battezzato nell'acqua, ma anche di certo per seppellire totalmente nelle acque il vecchio uomo. Santifica il Giordano prima di santificare noi e lo santifica per noi. E poiché era spirito e carne santifica nello Spirito e nell'acqua.
Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo.
Mt 3, 13-17
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore.
Quando i farisei vennero da Gerusalemme per incontrare il Battista, e gli chiesero se egli fosse il Cristo, egli, il più grande tra i nati di donna, colui che amava la verità e agiva senza ipocrisia, proclamò senza tentennare che egli non lo era. Nel Vangelo di oggi troviamo conferma della sua nobiltà e grandezza d'animo, perché egli cerca di impedire che Gesù si faccia battezzare da lui, ma riceve questa misteriosa risposta: “Conviene che adempiamo ogni giustizia”. Il Precursore aveva preparato la venuta del Messia annunciando la sua giustizia: avrebbe purificato la sua aia dalla pula, avrebbe tolto di mezzo tutti i malvagi,avrebbe punito i peccatori e così mostrato la sua forza divina che mette ordine nel mondo. Quando incontra il Messia scopre che egli agisce in modo diverso dalle sue aspettative: non rimprovera i peccatori, ma si mette con loro, insieme a loro fino a voler condividere la loro sorte. Il battesimo segna l'inizio della missione di Gesù e il suo svolgimento continuerà sulla stessa via di misericordia, che non “spegne il lucignolo fumigante”, ma che lo ravviva, che riporta agli afflitti la gioia, speranza dove tutto sembra perduto. Giovanni si stupisce di fronte all'umiltà divina di Gesù: Dio infatti fa giustizia non distribuendo premi e castighi, ma salvando. Dobbiamo essere riconoscenti a Giovanni perché con la sua obiezione ha espresso anche l'obiezione del nostro cuore e ci aiuta a scoprire la via su cui il Signore viene a noi, mostrandoci la sua forza divina nel perdonarci, accoglierci, santificarci. Il suo abbassamento attira su di Lui l'approvazione del Padre e l'effusione dello Spirito: attraverso l'umanità del Figlio di Dio tutta la Trinità entra nella storia degli uomini per comunicarsi ad essi, per comunicarsi anche a noi. Rinnovando la gratitudine per il nostro battesimo, in cui tutta la Trinità ha preso possesso della nostra vita, ringraziamo Dio perchè non abbiamo bisogno di innalzare torri fino al cielo per incontrarlo, ma di aprirci a scoprirlo nell'umiltà del cuore e della vita.
sr Maria Daniela
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