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5 agosto 2020 - mercoledì della XVIII settimana del T.O.

Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore, innalzata a Roma sul colle Esquilino, che il papa Sisto III offrì al popolo di Dio in memoria del Concilio di Efeso, in cui Maria Vergine fu proclamata Madre di Dio.


Ti salutiamo, o Maria, Madre di Dio, venerabile tesoro di tutta la terra, lampada inestinguibile, corona della verginità, scettro della retta dottrina, tempio indistruttibile, abitacolo di colui che non può essere circoscritto da nessun luogo, madre e vergine insieme per la quale nei santi vangeli è chiamato «Benedetto colui che viene nel nome del Signore!» (Mt 21, 9).

Dall’«Omelia tenuta nel concilio di Efeso» da san Cirillo d’Alessandria, vescovo

o.


Mt 15, 21-28 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.

Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».

Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, - disse la donna - eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».

Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Parola del Signore.

Dall'esempio della Cananea prendiamo spunto per migliorare le nostre disposizioni nella preghiera. Si prostra ai piedi del Signore e ci fa comprendere che senza umiltà è impossibile la preghiera. Poi è perseverante e non si lascia scoraggiare dalle difficoltà che incontra. il Signore sembra respingerla e così a volte noi possiamo sentirci aridi e svogliati nella preghiera, ma non per questo essa è meno gradita al Signore. Anzi in quei momenti in cui non possiamo appoggiarci sulla nostra volontà e nemmeno sui nostri sentimenti, la nostra fede si rafforza e la nostra preghiera acquista più fascino sul cuore di Dio nostro Padre e amico. Allora anche noi potremo vedere che alla prova dei fatti ci risponderà, dicendo anche a noi: "avvenga per te come desideri". Perseverando, abbiamo risposto al desiderio di Dio e scavato in noi una nuova capacità di amore per ricevere ciò che Egli è sempre disposto a concederci.

La donna Cananea è stata esaudita per la sua fede e se noi non siamo esauditi dobbiamo concludere che ci manca la fede? Il beato Paleari a chi glielo chiedeva rispondeva così: "Se non sei esaudito non perdi, anzi guadagni: è comunque un beneficio che migliora la nostra sorte, una prova che perfeziona le nostre virtù, un consiglio che Dio ci dà per emendare i nostri difetti. Se Dio ti concedesse tutte le grazie che chiedi (parlo di quelle temporali) questa condotta di Dio mi farebbe spavento perché è a un infermo disperato che non si nega più nulla..."

sr Maria Daniela

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