Memoria di san Bernardo, abate e dottore della Chiesa, che entrato insieme a trenta compagni nel nuovo monastero di Cîteaux e divenuto poi fondatore e primo abate del monastero di Chiaravalle, diresse sapientemente con la vita, la dottrina e l’esempio i monaci sulla via dei precetti di Dio; percorse l’Europa per ristabilirvi la pace e l’unità e illuminò tutta la Chiesa con i suoi scritti e le sue ardenti esortazioni, finché nel territorio di Langres in Francia riposò nel Signore.
Giustamente, rinunziando a tutti gli altri suoi affetti, attende tutta e solo all’Amore, ella che nel ricambiare l’amore mira a uguagliarlo.
Dai «Discorsi sul Cantico dei Cantici» di san Bernardo, abate
Mt 15, 21-28
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio". Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: "Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!". Egli rispose: "Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele".
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: "Signore, aiutami!". Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". "È vero, Signore - disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni".
Allora Gesù le replicò: "Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita.
Parola del Signore.
La donna cananea stupisce Gesù. Che bello pensare che la nostra fede può far meravigliare il Signore! L'invito di oggi penso possa essere proprio questo: far meravigliare Gesù, non perchè facciamo cose sensazionali, non perchè da noi siamo capaci di fare chissà che cosa, ma perchè desideriamo confidare in Lui, che ascolta la nostra preghiera, anche se apparentemente sembra non ascoltarci. Questa donna insiste con il Signore, anche quando Lui non la degna di uno sguardo, non le rivolge neppure una parola, non sembra disposto a esaudire la sua richiesta. Persevera, non si scoraggia, insiste, confidando nella bontà del Signore. Sia dato anche a noi di perseverare in questo atteggiamento interiore di fede, di fiducia, di confidenza in Dio. Il Santo Cottolengo diceva che "l'ordinario stile della Divina Provvidenza è amareggiare dapprima quelle anime che quindi vuole Iddio consolare ... Siate umili, e Dio aprirà la vena delle sue consolazioni a vostro vantaggio".
Sr. Anna Maria
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