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19 giugno 2021 - sabato della XI settimana del T.O.


San Romualdo, anacoreta e padre dei monaci Camaldolesi, che, originario di Ravenna, desideroso di abbracciare la vita e la disciplina eremitica, girò l’Italia per molti anni, costruendo piccoli monasteri e promovendo ovunque assiduamente tra i monaci la

vita evangelica, finché nel monastero di Val di Castro nelle Marche mise felicemente fine alle sue fatiche.


Dovunque poi il santo avesse disposto di abitare, costruiva dapprima un oratorio con l’altare in una piccola cella, e poi si rinchiudeva e proibiva ad altri di entrarvi.


Dalla «Vita di san Romualdo» scritta da san Pier Damiani





Mt 6, 24-34 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:

«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.

Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?

Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?

E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?

Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?". Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.

Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».


Parola del Signore.


... come in cielo, così in terra ...

Oggi Gesù nel Vangelo ci invita a guardare e dice: Osservate gli uccelli dell’aria i quali non seminano, né raccolgono, né mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non siete voi più di essi? Stupendo è l’esempio tratto dalla natura che mette in risalto la Provvidenza del Padre. Per noi, figlie del Santo Cottolengo che vediamo dappertutto Dio presente e all’opera, il sostentamento degli uccelli resta una meraviglia della sollecitudine paterna di Dio. Gli uccelli non costruiscono granai, ma vivono alla giornata. Parole sante di Gesù: Il Padre vostro li nutre. Dio sa che abbiamo bisogno di Lui. La nostra vita è preziosa e cara al suo cuore di Padre e il suo sguardo provvede sempre. Per noi Gesù vuol dire che la totale fiducia nel Padre raggiunge quell’armonia del piano divino: splendore di bellezza che, come dice il salmo 94, in esso “Dio rifulge”.

Sr. M. del Buon Consiglio

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