Oggi, 13 novembre, si celebra la festa di «Tutti i santi monaci e monache » .
Oggi nella Piccola Casa della Divina Provvidenza festeggiamo la Venerabile Suor Maria Carola. Fiorina Cecchinnasce a Cittadella il 3 aprile 1877. A 19 anni entra alla Piccola
Casa della Divina Provvidenza, “Cottolengo” di Torino. Veste l’abito religioso e
inizia il noviziato il 3 ottobre 1897, con il nome di suorMaria Carola.
Nel 1899 emette la professione religiosa. Presta servizio in cucina nel collegio
di Giaveno, quindi nella cucina centrale della Piccola Casa. La sua vocazione è
donarsi, amare Dio e le anime.
Il 28 gennaio 1905, parte per l’Africa. Sua prima “stazione” è Limuru, poi
Tuthu, Iciagaki, Mugoiri, Wambogo, infine Tigania-Meru. Si dimostra donna
saggia e prudente, attiva, di pietà. “’Na bônamort a pagràtut”, una buona
morte pagherà tutto, è la sua espressione abituale. Tutto per il Paradiso!
A Iciagaki la casa è una baracca, una sola padella funge da pentola, suor
Carola superiora la rende abitabile, coltiva l’orto, abbellisce il cortile, raccoglie
attorno a sé la piccola comunità, mossa solo da un illimitato amore a Gesù.
Quando le sembra di poter cominciare una normale vita missionaria, le giunge
l’“obbedienza” di partire per Mugoiri, poi per Wambogo a sostituire due
consorelle partite per l’ospedale da campo. È il momento drammatico della
guerra 1915-1918 vissuto da lei con la luce e la fortezza del “Caritas
Christiurget nos!”, come il Cottolengo. Instancabile testimonia l’amore di Dio
Padre verso i più poveri dei poveri, donando, insieme ai servizi più urgenti, la
carità più grande: l’annuncio di Gesù, unico Salvatore dell’uomo. L’ultima sua
missione è Tigania, ove nelle difficoltà canterella“nabônamort”. Sembra strano
oggi, ma il pensiero delle realtà ultime quanti santi, eroi e martiri ha prodotto
nella Chiesa! Così è per suorMaria Carola che è l’ultima a lasciare l’Africa il 25
ottobre 1925. Sulla via del ritorno in nave, il 13 novembre 1925 va incontro a
Dio. Celebrati i funerali a bordo, la sua salma viene sepolta tra le onde del Mar
Rosso. Non le fu dato di godere un po’ di Paradiso nella Piccola Casa. Gesù la
volle direttamente nel Paradiso vero. Resta modello di vita missionaria, di
santità ed eroica dedizione a Cristo e alle anime da salvare, anche oggi!
Il 23 novembre 2020 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle
Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche della Serva
di Dio Maria Carola Cecchin
Lc 18, 1-8
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: "Fammi giustizia contro il mio avversario".
Per un po' di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: "Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi"».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del Signore.

«Gesù, diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai.». (lc 118,1-8).
Le parabole di Gesù sono sempre molto pregnanti e ricche di insegnamenti.
Questo brano è un invito alla preghiera, a pregare con il cuore. La preghiera è stare con Gesù e tenere il nostro cuore in Lui. S. Giovanni Crisostomo scriveva: “La preghiera è un dialogo con Dio ed è un bene sommo. È una comunione intima con Dio. Come gli occhi sono illuminati dalla luce, così l’anima che è tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera quando essa procede dal cuore”. La preghiera è un rapporto filiale con Dio Padre, quando nello Spirito, che prega in noi, diciamo: ‘Abbà Padre’. S. Agostino insegna: “Vi è una preghiera, quella interiore, ed è il tuo desiderio. Se il tuo desiderio è continuo, continua è pure la tua preghiera. Chi desidera Dio e il suo riposo, anche se tace con la lingua, canta e prega con il cuore”. «Signore insegnaci a pregare» e donaci lo spirito di preghiera.
Chiediamo a Maria, che “custodiva tutto nel cuore” come in una continua preghiera, di insegnarci a custodire, chiedere, cercare, bussare, senza stancarci mai (cfr Mt 7,7) e perseverare nella preghiera, con amore.
Deo gratias! Sr Maria Antonietta
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