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12 novembre 2022 - sabato XXXII settimana TO

Memoria della passione di san Giosafat (Giovanni) Kuncewicz, vescovo di Polotzk e martire, che spinse con costante zelo il suo gregge all'unità cattolica, coltivò con amorevole devozione il rito bizantino-slavo e, a Vitebsk in Bielorussia, a quel tempo sotto la giurisdizione polacca, crudelmente assalito in un tumulto dalla folla a lui avversa, morì per l'unità della Chiesa e per la verità cattolica.


E parimenti, avendo anzitutto a cuore l'unione dei suoi concittadini con la cattedra di Pietro, cercava da ogni parte argomenti efficaci a promuoverla e a consolidarla, principalmente studiando quei libri liturgici che gli Orientali, e i dissidenti stessi, sono soliti usare secondo le prescrizioni dei santi padri.

Premessa una così diligente preparazione, egli si accinse quindi a trattare, con forza e soavità insieme, la causa della restaurazione dell'unità, ottenendo frutti così copiosi da meritare dagli stessi avversari il titolo di «rapitore delle anime».

Dall'enciclica «Ecclesiam Dei» di Pio XI, papa



Lc 18, 1-8 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:

«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: "Fammi giustizia contro il mio avversario".

Per un po' di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: "Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi"».

E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Parola del Signore.

In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: "Fammi giustizia contro il mio avversario".

La frase finale del Vangelo di oggi mi colpisce sempre molto.

"Il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?".

Ma quando verrà? Il Signore viene sempre, viene ogni giorno!

Ma io sono pronta per incontrarlo?

Viene nel fratello o nella sorella che mi scomoda, che mi chiede un aiuto...

Viene nel povero noioso che mi disturba nel mio percorso per andare a lavorare...

Viene nella Parola di Dio che ascolto, nella S. Messa, nell'Eucarista a cui partecipo, nella famiglia, nella comunità... Il Signore viene sempre... a me avere occhi per vederlo, per incontrarlo, avere il silenzio per dialogare con lui invece del rumore o delle chiacchiere, a me accorgermi che non sono mai sola.

Papa Francesco in un twitter del 28 agosto 2021 scriveva: "Sant’Agostino diceva: “Ho paura che Gesù passi e io non me ne accorga”. È importante rimanere vigili, perché uno sbaglio della vita è perdersi in mille cose e non accorgersi di Dio".

Dunque attenti!

Buona giornata

sr M. Chiara

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