Mt 17, 10-13
Dal Vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Parola del Signore.
Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me; invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri (Ml 2,1.23-24).
Egli sarà grande davanti al Signore: sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio (Lc 1,15-16).
Ma ora che, con la venuta di Gesù è giunto il giorno grande e terribile del Signore, ora che i discepoli hanno riconosciuto e creduto che Gesù è davvero il Cristo, il Figlio del Dio vivente mandato dal Padre a salvare il mondo, e che l’hanno visto trasfigurato sul monte, perché dunque – si domandano stupiti i discepoli – gli scribi dicono che prima deve venire Elia? (cfr. Mt 17,10). Sì, prima deve venire Elia per ristabilire ogni cosa e preparare la via al Signore che viene.
Io però vi dico che Elia è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui (Mc 9,13). Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista (Mt 17,13). Sì, è così, è proprio lui quell’Elia che deve venire (cfr. Mt 11,14). Anzi è già venuto come testimone, per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli è quel Giovanni che ha preparato la via al Signore nel deserto, ha mostrato Gesù l’Agnello di Dio e ha rischiarato le menti degli uomini. Anzi, Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni Battista (cfr. Lc 7,28).
sr Marialuisa
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