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10 maggio 2020 - V domenica di Pasqua

Aggiornamento: 22 mag 2020


Gv 14, 1-12

Dal Vangelo secondo Giovanni


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre». Parola del Signore.


Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.

“Nella Casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: ”Vado a prepararvi un posto?”. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi (Gv14,2-3)”.

Il Vangelo di questa V Domenica è bellissimo, molto consolante. Gesù ci prepara un posto nel seno del Padre, ma per andarci bisogna attraversare la morte, o meglio spiccare il volo, ognuno al momento prestabilito.

Questo ci può spaventare, evitiamo di pensare e anche di parlarne, ma in un ottica di fede questo ci deve dare tanta pace e gioia, poiché nulla potrà separarci dall’amore del Padre in Cristo Gesù, che ci chiama, sin da ora, a vivere il nostro essere figli, che vivremmo in pienezza in cielo…poiché quelli che Egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché Egli sia il primogenito tra molti fratelli, quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati, quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati, quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.(Rm8,29-30). E noi abbiamo ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!(Rm 815)”.

Tutto la nostra vita è un continuo scoprirci e sentirci figli di Dio, perdonati, amati e custoditi, figli nel Figlio, redenti dal Redentore, chiamati alla vita.

“Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Gv 14,6)”. È Lui la via e ”né morte, né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire….potrà mai separarci dal Suo amore (Rm 8, 38)”. Lui sarà lì ad accogliere il nostro ultimo respiro e finalmente lo vedremmo così come Egli è.

Cosa sarà mai poterlo abbracciare, vederlo faccia a faccia, sentire la sua voce, essere nel seno della Trinità? Essere con tutti i santi, gli angeli ,riabbracciare i nostri cari, amici, conoscenti, essere con tutti i fratelli e le sorelle di tutto il mondo?

Ci fa bene pensare a questo nostro passaggio alla Vita, poiché questo ci aiuterà a vivere più intensamente il momento presente, l’unico che ci appartiene. L’unica nostra ricchezza è e sarà la carità.

Sr. Maria Benedetta


Io sono la via, la verità, la vita … Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Gv 14,6 ss)

La via che ci permette di entrare nel Padre sono le piaghe di Gesù che ci ha liberati dal dominio di Satana e siamo liberi di scegliere chi vogliamo seguire. “Chi segue me non cammina nelle tenebre” dice Gesù (Gv 8,12). Tutta la vita di Gesù è trasparenza del Padre. “Io e il Padre siamo uno” (Gv 10,30). “Chi ha visto me ha visto il Padre”. “Io faccio sempre ciò che fa il Padre e tutto quello che ho udito dal Padre mio ve l’ho fatto conoscere”. “Tutto mi è stato donato dal Padre mio e nessuno conosce chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare” (Lc 10,21)

“Lo rivela ai semplici e lo nasconde ai sapienti” (Mt 11,25)

“Vado a prepararvi un posto … Ritornerò e vi prenderò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi”. Gesù ci porta a casa. È questa la promessa che fa a noi … perché siamo figli di Dio e lo siamo realmente (1Gv 3,1) Ed è lo Spirito Santo che prega e grida in noi “Padre”. In questa Parola c’è tutta la dolcezza di tutte le preghiere e di tutte le gioie. Grazie, Padre. Grazie, Gesù. Grazie, Spirito Santo.

Sr. M. Emmanuela

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