Mt 4, 1-11 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Parola del Signore.
Il Signore, Dio tuo, adorerai; a lui solo renderai culto (Mt 4,10).
Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori, adoreranno il Padre in spirito e verità (Gv 4,23).
Gesù viene condotto nel deserto dallo Spirito per essere tentato dal diavolo. Ad ogni tentativo che quest’ultimo fa per farlo cadere, Gesù oppone una efficace Parola della Scrittura.
Al terzo tentativo, la Parola decisiva che farà allontanare satana sconfitto, precisamente quella contro l’idolatria: l’adorazione di Dio.
Adorare Lui e inchinarsi dinanzi a Lui rende l’uomo immune dall’inganno, ne tutela la dignità e dona al suo spirito fervore, intimità e profondità di amicizia con la Trinità Santa.
Aiutaci, Signore Gesù, a vincere ogni insidia del maligno, opponendo l’atto nobile dell’adorazione di Dio – Trinità Santa - per vivere il cammino quaresimale rafforzati nello spirito. Amen.
Sr M. Liliana
Con Il mercoledì delle Ceneri, abbiamo iniziato il cammino quaresimale, cammino di quaranta giorni che ci porterà verso la Pasqua, verso il cuore dell’anno liturgico e della fede. E un cammino che segue quello di Gesù, che agli inizi del suo ministero si ritirò per quaranta giorni a pregare e digiunare, tentato dal diavolo nel deserto.
“Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo”. Mi sono chiesta, ma qual’ è il significato del deserto, cosa significa spiritualmente il deserto?
Papa Francesco nell’udienza del mercoledì delle ceneri, ha parlato proprio della spiritualità del deserto: “Immaginiamo di stare in un deserto. La prima sensazione sarebbe quella di trovarci avvolti da un grande silenzio, niente rumori, a parte il vento e il nostro respiro. Ecco, il deserto è il luogo del distacco dal frastuono che ci circonda. E assenza di parole per fare spazio a un’altra Parola, la Parola di Dio, che come brezza leggera ci accarezza il cuore ( 1Re 19,12). Il deserto è il luogo della Parola, con la maiuscola. Nella Bibbia, infatti, il Signore ama parlarci nel deserto. Nel deserto consegna a Mosè le “dieci parole”, i dieci comandamenti. E quando il popolo si allontana da Lui, diventando come una sposa infedele, Dio dice: “Ecco, io la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Là mi risponderà, come nei giorni della sua giovinezza”( Os 2,16-17). Nel deserto si ascolta la Parola di Dio, che è come un suono leggero. Il libro dei Re dice che la Parola di Dio è come un filo di silenzio sonoro. Nel deserto si ritrova l’intimità con Dio, l’amore del Signore.”
Il deserto è anche il luogo della lotta spirituale che coinvolge tutto: anima e corpo, è il luogo della lotta per vivere da figli, figli nel Figlio. Infatti il diavolo tenta Gesù sul suo essere figlio: ”Se tu sei Figlio di Dio, dì che queste pietre diventino pane. Se tu sei figlio di Dio, gèttati giù…”. “Quelli che sono guidati dallo spirito di Dio sono figli di Dio”.( Rm 8, 14). Gesù ci insegna a superare tutte le tentazioni del nemico, nel dialogo sincero col Padre che “tutto vede nel segreto” e nell’affidamento alla voce dello Spirito che ci insegna ogni cosa nell’intimo. Ecco il deserto, luogo di vita, non di morte, perché dialogare nel silenzio col Signore ci ridona vita, luce, forza, e ci rende vittoriosi, perché Lui ha vinto!
Buona Quaresima a tutti!
Sr. M. Benedetta
"Se sei il Figlio di Dio ...procurati il pane ... se sei il Figlio di DIo, salva te stesso".
Se il giusto è figlio di Dio, Egli l'assisterà.
Gesù è il Servo di dio che obbedisce al Padre e salva attraverso la sofferenza. Satana ha introdotto nel mondo il peccato e la morte rendendo schiavo l'uomo. Gesù è venuto a liberarci da questa schiavitù. Adamo messo alla prova non ascolta il comando di Dio, ascolta la voce del tentatore. Gesù messo alla prova resiste al diavolo e dice di sì a Dio. Divenendo così un Pontefice misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio ed espiare i peccati del popolo. (Eb 2,17)
Non abbiamo infatti un Pontefice che non possa compatire le nostre infermità essendo stato tentato in tutto a nostra somiglianza, eccetto il peccato. Se sei il Figlio di DIo, di' che queste pietre diventino pane. Satana sa bene che Gesù è il Figlio di DIo. Gesù rifiuta la sua proposta perchè la volontà del Padre che egli compie è il cibo della sua vita (Gv 4,34). Moltiplicherà anche il pane al momento giusto. Lui stesso si fa pane per la nostra vita. Adorerai il Signore tuo Dio e a Lui solo presterai culto.
A Lui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati nel suo sangue e ha formato di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a Lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen (Ap 1,5-6)
Sr. M. Emmanuela
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