A Città di Castello in Umbria, santa Veronica Giuliani, badessa dell’Ordine delle Clarisse Cappuccine, che, ricca di carismi spirituali, corrispose nel corpo e nell’anima alla passione di Cristo e fu per questo posta sotto custodia per cinquanta giorni, offrendo un mirabile modello di pazienza e di obbedienza.
Mi pareva che Iddio ravvivasse intimamente la fede che io avevo in Lui; e mi pareva capire che ogni atto solo di carità esercitato verso il prossimo con fargli fare qualche cosa con sentimento di fede, e (con esortarlo) per via di qualche ricordo e modo di discorso che pensassimo bene per chi dovevamo operare sarebbe stata cosa di grande suo gusto; e che, per mezzo di ciò, avrei imparato il vero modo di operare con pura fede.
Dal Diario di santa Veronica Giuliani
Mt 10, 7-15 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
“Strada facendo predicate dicendo che il regno dei cieli è vicino”. (Mt.10, 7)
Gesù ci manda in missione senza niente, solo con la forza del Vangelo che ha il potere di guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demoni. Sembrerebbe che l’annuncio del Vangelo porti in sé qualcosa di eclatante, spettacolare. Ma oggi, potremo chiederci: quanti morti abbiamo visto risorgere, quante guarigioni miracolose, quante liberazioni dalla possessione diabolica? Il Vangelo non ha più in sé quella potenza di fare tutto questo? Qual è la vera evangelizzazione che Gesù ci chiede?
Papa Francesco dice: “Quando ero in Polonia, a Cracovia, a pranzo con i giovani nella giornata mondiale della gioventù, un giovane mi ha domandato: “Padre, cose devo dire a un mio amico che è bravo, ma è ateo, non crede: cosa devo dirgli perché creda?”. “Senti, l’ultima cosa che devi fare è dire qualcosa! Incomincia a fare e lui vedrà cosa tu fai e ti domanderà; e quando ti domanderà, tu dì.” Evangelizzare è dare questa testimonianza: io vivo così, perché credo in Gesù Cristo; io risveglio in te la domanda “ma perché fai queste cose?”. E la risposta del cristiano deve essere questa: “Perché credo in Gesù Cristo e annuncio Gesù Cristo e non solo con la Parola- si deve annunciare con la Parola- ma soprattutto con la vita”. Farsi tutto a tutti, andare dove tu ti trovi, nello stato di anima in cui tu sei, nello stato di crescita nel quale tu sei”.
Ecco: annunciare gratuitamente il Vangelo con la vita, proprio perché noi l’abbiamo ricevuto gratuitamente, La grazia, la salvezza non si compra e neppure si vende: è gratis! E gratis dobbiamo darla.
I frutti delle nostre fatiche li lasciamo a Dio, anche se non li vediamo, noi abbiamo già ricevuto la nostra ricompensa: la pace, la gioia, la fede, la speranza… tutto ciò che abbiamo, tutto ciò che siamo è dono di Dio. Pura gratuità! Però possiamo essere sicuri che nulla andrà perduto agli occhi di Dio. Evangelizzare è dare gratis quello che Dio ha dato gratis a me.
Chiediamo la grazia di vedere tutto ciò che Dio continuamente ci dona e allora sgorgherà nel nostro cuore il desiderio di ricambiare, proprio come in una coppia, tra amici, fratelli. Se noi viviamo sul serio la nostra vita in Cristo, tutto il resto verrà da sé e vedremo nella fede, continui e silenziosi miracoli di guarigione, liberazione, vedremo rifiorire la vita là dove regnava la morte.
Sr M. Benedetta
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