Festa della Natività della Beata Vergine Maria, nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe del re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall’antica schiavitù del peccato.
La celebrazione odierna onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è l’incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio.
Dai «Discorsi» di sant’Andrea di Creta, vescovo
Mt 1, 1-16. 18-23 Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.
Parola del Signore.
Cari amici, la liturgia di questo giorno ci invita a guardare a Maria e farle festa. La celebrazione della Natività di Maria sorse in Oriente, con molta probabilità a Gerusalemme, verso il V secolo.
La liturgia non usa celebrare la nascita terrena dei Santi (l’unica eccezione è fatta per Giovanni Battista); ne celebra invece il giorno della morte, della nascita al Cielo. Invece, quando si tratta di Maria Santissima, celebra non solo la nascita, ma anche l’Assunzione e la Regalità … Oggi Maria ci invita a non aver paura o dare ragione al pessimismo e alla rassegnazione. Siamo chiamati a comunicare il dono che ha cambiato il corso della storia! La Vergine concepirà e darà alla luce un figlio. A Lui sarà dato il nome di Emmanuele. Ci troviamo di fronte a una trasformazione straordinaria: nella venuta di Gesù, in quel bambino nato da Maria, noi siamo riscattati, ci è stata donata la libertà dalla schiavitù da noi stessi, per ascoltare e servire il Signore. E’ necessario che ciascuno di noi abbandoni le armi dell’odio, dell’invidia, della maldicenza, della prepotenza e intraprenda un cammino di pace. Sappiamo però che la pace, pur richiedendo un impegno tenace, è un dono che viene dall’alto, è un frutto dello Spirito d’amore che opera nel cuore degli uomini. Vieni, Spirito del Signore, e trasforma il cuore di ogni uomo e di ogni donna, perché tutti riscopriamo attraverso Maria il Volto di Gesù, che ha donato la sua vita per ciascuno di noi.
Buona giornata,
Sr M. Barbara
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