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8 agosto 2023 - martedì della XVIII settimana del T.O.

Immagine del redattore: Comunità Monastero AdoratriciComunità Monastero Adoratrici

Memoria di San Domenico, sacerdote, che, canonico di Osma, umile ministro della predicazione nelle regioni sconvolte dall’eresia albigese, visse per sua scelta nella più misera povertà, parlando continuamente con Dio o di Dio. Desideroso di trovare un nuovo modo di propagare la fede, fondò l’Ordine dei Predicatori, al fine di ripristinare nella Chiesa la forma di vita degli Apostoli, e raccomandò ai suoi confratelli di servire il prossimo con la preghiera, lo studio e il ministero della parola. La sua morte avvenne a Bologna il 6 agosto.


La grazia che più insistentemente chiedeva a Dio era quella di una carità ardente, che lo spingesse a operare efficacemente alla salvezza degli uomini.

Dalla «Storia dell’Ordine dei Predicatori»




Mt 15,1-2.10-14 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».

Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!».

Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».

Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».


Parola del Signore.


... Ascoltate ...

Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». Ed egli rispose: «… Lasciateli stare!!...» (Mt 15,12-14).

Il Signore Gesù, durante i suoi anni di vita pubblica, si trovava, suo malgrado, ad affrontare questioni che nemmeno per la Chiesa del terzo millennio sono passate di moda. Spesso veniva contestato perché i suoi discepoli non si comportavano secondo le tradizioni e se, dal canto suo, ribatteva, suscitava scandalo. Per gli oppositori di Gesù importava maggiormente la tradizione umana, cioè il mezzo che dovrebbe aiutarci ad avvicinarci a Dio in una determinata epoca, più che Dio stesso, che ci invita ad amare e non giudicare, altrimenti non si sarebbero infastiditi perché i discepoli di Gesù non si lavavano prima dei pasti, secondo l’antico rito delle abluzioni.

Oggi, in Occidente, non sappiamo nemmeno cosa siano le abluzioni. Nondimeno, lo stesso problema dei critici della Palestina di un tempo, ci tocca sul vivo. A volte si sente dire, per esempio, che i preti non dovrebbero vestire in borghese, che la comunione va presa solo direttamente in bocca, oppure non si coinvolgono nella preparazione liturgica i laici perché sono laici e per tradizione sono la parte passiva della Chiesa,… per questi e altri argomenti, quante discussioni e quante critiche, se non verso Cristo, verso i suoi rappresentanti! E, se questi ultimi tacciono o non si esprimono come si vorrebbe al proposito, allora è uno scandalo.

Di fronte a queste situazioni, che fare? Ci dovremmo scandalizzare a nostra volta per chi si scandalizza per la posizione di certi sacerdoti, vescovi, cardinali, Papi rispetto ad alcune forme tradizionali che oggi, invece di aiutarci a conoscere Dio, cadono in disuso perché non parlano più? Gesù ci dice semplicemente: Lasciateli stare! E se qualcuno, scandalizzato, ha da ridire perchè seguiamo la Chiesa che cammina invece di ripiegarsi sul passato, tiriamo dritto. Non prendiamocela, non ribattiamo, ma rifugiamoci tranquilli nel Signore. Discutere non serve, alimenta solo dubbi velenosi e divisioni. Domandiamoci poi se ci importa più dell’opinione di chi vede scandali dappertutto o del giudizio del Signore. Abbiamo paura dei mortali o un santo timore di Dio, che ci raccomanda sempre di non giudicare (Mt 7,1)? Non giudichiamo neanche costoro, ma testimoniamo con la vita la Misericordia che ci ha conquistati.

Gesù, con piena fiducia ti preghiamo, noi poveri ciechi: apri i nostri occhi e gli occhi di chi pensa di vedere, a partire dall’ascolto della Tua Parola, piuttosto che di altre parole. Maria, Vergine del Silenzio, aiutaci a sospendere il giudizio ogniqualvolta siamo tentati di scandalizzarci e a intraprendere un cammino di convesione personale, invece di pretendere la conversione degli altri, foss’anche di coloro che ci dovrebbero rappresentare Cristo.

Suor Maria Chiara Amata

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