Gv 15, 26 - 16,4
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto».
Parola del Signore.
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre…»
Gesù manda lo Spirito che procede dal Padre. Che sinergia! Tutti e tre sono sempre coinvolti, ognuno di loro non opera mai da solo. Essi sono comunione infinita, senza fine, comunione no stop, potremmo dire! Ecco, anche noi siamo invitati a entrare in questa comunione che non si esaurisce e non finisce, perché nasce dalla sorgente, cioè dalla Trinità. È di questa comunione - vita che scorre dall’Amore dei tre e diviene amore vissuto - che i credenti danno testimonianza. Questo amore è qualcosa di cui noi, uomini e donne, non saremmo capaci con le nostre sole forze umane; ma lo Spirito, riversato nei nostri cuori con abbondanza, ce ne rende capaci. Diceva Papa Francesco in una delle sue Udienze: “Dio dona amore, Dio chiede amore. È questa la radice mistica di tutta la vita credente… Lo Spirito anima ogni cosa.” (Francesco, Udienza Generale 25 novembre 2020). Noi diventiamo capaci di amare, perché siamo amati. Se rimaniamo nel suo amore, possiamo amarci gli uni gli altri come Lui ha amato noi. In un continuo e rinnovato cammino di conversione è questa l’avventura di ogni giorno della nostra vita, possibile a chi crede nel suo Amore che mai viene meno.
Sr. Chiara
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