San Nicola, vescovo di Mira in Licia nell'odierna Turchia, celebre per la sua santità e la sua intercessione presso il trono della grazia divina.
Coloro che pascono le pecore di Cristo con l'intenzione di condizionarle a se stessi e di non considerarle di Cristo, dimostrano di amare non Cristo, ma se stessi, spinti come sono dalla cupidigia di gloria o di potere o di guadagno, non dall'amore di obbedire, di aiutare, di piacere a Dio.
Dai "Trattati su Giovanni" di sant'Agostino, vescovo
Lc 5, 17-26
Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire "Ti sono perdonati i tuoi peccati", oppure dire "Àlzati e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te - disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Parola del Signore.
All' inizio di questa seconda settimana di Avvento la liturgia ci propone una scena insolita. Gesù sta insegnando, in molti lo vogliono ascoltare perché le Sue Parole sono intense, penetrano nel cuore, generano vita. Ad un solo suo cenno avvengono guarigioni e liberazioni dal male. Un uomo è paralizzato, dal peccato e dalla malattia fisica. Non è assolutamente in grado di andare da Gesù, pur avendo sentito parlare di lui.
Quest' uomo non è solo, intervengono amici e compagni che, incuranti delle difficoltà e degli ostacoli, riescono a portarlo davanti a Gesù.
Prigioniero del peccato il paralitico viene prima liberato dal carcere interiore in cui il peccato lo teneva imprigionato, poi guarito anche nel corpo.
Ogni giorno in monastero riceviamo tramite telefono, posta, o direttamente, segnalazione di persone in difficoltà.
Ci sentiamo chiamate a deporre con la preghiera di intercessione queste situazioni davanti a Gesù.
Importante è avere fede. Vista la loro fede Gesù guarisce il paralitico.
Ti preghiamo Signore di aumentare in noi la fede nelle tua presenza che libera dal peccato e guarisce ogni male.
Ti ringraziamo per la fede dei fratelli che intercedono per noi ottenendoci salvezza.
Amen
Sr Maria Bruna
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