5 marzo 2025 - mercoledì delle Ceneri
- Comunità Monastero Adoratrici
- 4 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Inizio della Quaresima
Mt 6, 1-6. 16-18
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore.

Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati...
L'ostentazione non è certo l'espressione di uno spirito retto, perchè l'amore che si nasconde dietro le apparenze del proprio io è in piena contraddizione con le "opere buone" compiute nel segreto, scevre da qualsiasi ricompensa e a vantaggio del proprio IO. Anche il giovane ricco aveva fatto del bene con la sua condotta irreprensibile e la sua generosità, non ha voluto mettere tutto se stesso per fare dono della sua vita per il regno di Dio e la Sua giustizia. Ha presentato a Gesù tutte le sue opere buone, ma non tutta la sua vita. Forse davanti agli uomini era integerrimo, ma quella cosa importante che gli mancava era nello sguardo triste di Gesù.
Così è per quanto riguarda la preghiera.
A che serve fare l'elenco dei meriti e della nostra buona condotta come il fariseo se poi ci comportiamo ipocritamente nei confronti dei nostri fratelli esaminando i loro errori, la loro condotta e condannandoli come nostri debitori, ingiusti, e negando loro il perdono.
"Entra nella Tua camera, chiudi la porta e prega il Padre Tuo, che vede nel segreto e ti rimpenserà".
Nel nascondimento della Tua camera, nell'intimità del Tuo cuore, non nella piazza del mercato incontrerai Colui che conosce i tuoi pensieri e le tue intenzioni. A che serve dire Signore Signore, se la nostra preghiera non lo invoca come un figlio che si rivolge al proprio Padre con uno sguardo di amore e con il cuore pieno di fiducia?
Non convinciamo Dio con una fiumana di parole, ma facendoci disponibili alla sua volontà.
Padre, sia santificato il Tuo Nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà... per questo impareremo da Gesù Tuo Figlio a perdonare per entrare nel Tuo cuore come tuoi figli. Che altra ricompensa vogliamo se non quella di avere Te come Padre e Gesù come fratello?
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