È questo lo Spirito che, per mezzo dei profeti, il Signore promise di effondere negli ultimi tempi sui suoi servi e sulle sue serve, perché ricevessero il dono della profezia.
Dal trattato «Contro le eresie» di sant’Ireneo, vescovo
Gv 14, 15-16. 23-26
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Parola del Signore.

Il grande Amico che c’è in te
Cinquanta giorni dopo la Pasqua, il ruolo principale non è giocato dai discepoli che, all’improvviso, cominciano ad annunciare al mondo le grandi opere di Dio (At 2,11). Il protagonista è lo Spirito Santo. Come scriveva Nicola Cabasilas: “L’opera del battesimo è di comunicare la forza e l’efficacia dello Spirito buono; e l’unzione stessa introduce il Signore Gesù, nel quale è tutta la salvezza degli uomini, tutta la speranza del bene […]. Questo però da molti cristiani non è affatto compreso, restando loro nascosto quanto grande sia l’importanza di questo sacramento, anzi, com’è scritto [negli Atti degli Apostoli]: Non hanno nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo (At 19,2)”. Oggi, tendenzialmente, chi si professa cristiano sa che c’è uno Spirito Santo. Chissà, però, se si è mai chiesto che cosa sia.
Questa, in realtà, non sarebbe la migliore domanda per porci di fronte al mistero dello Spirito Santo: infatti, non si tratta di una cosa, ma di una Persona Divina, alla pari del Padre e del Figlio, e con il Padre e il Figlio è un solo Dio. Se si manifesta sottoforma di brezza leggera (1Re 19,12), di colomba (Mt 3,16), di lingue di fuoco (At 2, 3) e di olio crismale (come ricordava Cabasilas) è perché, essendo Dio, può permetterselo. Anche il Figlio ha scelto di rimanere in mezzo a noi per mezzo del Pane e del Vino consacrati, ma a nessuno verrebbe in mente di chiedersi che cosa sia il Figlio.
Lo Spirito Santo, dunque, è una Persona. Gesù, nel Vangelo di oggi, lo chiama Paraclito, tradotto con Consolatore. In realtà, Paraclito è molto di più: è l’avvocato difensore che ci sostiene contro il nemico. Se questo non bastasse, lo Spirito Santo, mandato dal Padre nel nome di Gesù Cristo, ci insegna ogni cosa e ci ricorda tutto ciò che Gesù ha detto (cfr. Gv 14,26). Insomma, lo Spirito Santo, che dimora in noi in modo speciale dal giorno del nostro Battesimo, è il migliore Amico sul quale si possa contare. Peccato che ci dimentichiamo della Sua esistenza.
Ci pensi? Il nostro Dio e Creatore, Consolatore e Difensore, abita in te che stai leggendo in questo momento. È Dio ed è una Persona che non ti lascia solo, mai. Tuttavia, sappiamo che quando una persona ama veramente qualcuno, a meno che questo qualcuno non stia correndo un pericolo mortale, sceglie la discrezione. Così il nostro Amico più intimo: pur conoscendoci infinitamente di più di quanto noi stessi ci conosciamo, non interviene forzando le nostre scelte, non dice mai: “Devi fare o devi pensare”, ma ci sussurra suggerimenti che possiamo cogliere solo se ci apriamo ad un ascolto sincero.
Vogliamo coltivare l’amicizia con lo Spirito Santo? Chiediamo al Padre: “Padre, per il nome di Gesù donami lo Spirito Santo, come hai fatto con Maria e i discepoli nel Cenacolo, perché non voglio più vivere per me stesso, ma per Te, o Dio: senza questo Amico, sono solo e mi smarrisco. Grazie Padre!”.
Maria Chiara
pubblicato sulla Gazzetta d'Asti
Commentaires