Mc 12, 35-37
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.
Parola del Signore.
Insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?» (Mc 12, 35.37).
Già, come mai? E a quale degli angeli poi Dio ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia messo i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi? (Eb 1,13). Come mai tu che sei uomo, ti fai Dio? (Gv 10,33) e dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo? E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui (cfr. Gv 6,42-43). Eppure ben più di Giona o di Salomone c’è qui!
E mentre i Giudei chiedono segni e cercano miracoli, la folla numerosa lo ascoltava volentieri: tutto il popolo pendeva dalle sue labbra (Lc 19,48), anzi già di buon mattino andava da lui nel tempio per ascoltarlo.
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca (Lc 4,22): Gesù, infatti, parla come uno che ha autorità e non come gli scribi, e le sue parole sono spirito e vita, solo Lui ha parole di vita, sì di vita eterna.
Sr. Marialuisa
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