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30 agosto 2024 - venerdì della XXI settimana del T.O.

Immagine del redattore: Comunità Monastero AdoratriciComunità Monastero Adoratrici

Mt 25, 1-13

Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:

«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.

A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene".

Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco".

Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora».


Parola del Signore.


Ecco lo sposo ...

Il Signore Gesù ci invita oggi a vegliare: più volte ritroviamo questo invito nei Vangeli. Nell'imminenza della Passione, nel Getsemani, Gesù invita i discepoli a vegliare con lui; altre volte, dice di vegliare per non cadere nella tentazione, perchè "lo spirito è pronto, ma la carne è debole". Come ci conosce bene il Signore, e quanto ci ama! Sa che senza vigilanza, combineremmo molti più guai di quelli che combiniamo provando a essere vigilanti. La vigilanza ci richiede di stare svegli, di non lasciarci stordire e anestetizzare da cose banali, oppure da quelle cose che tutti fanno e quindi perchè io no? La vigilanza ci rende attenti all'unicità della nostra persona e di quella dei nostri fratelli, da accostare con prudenza e amore. La vigilanza ci rende leggeri, sia esteriormente che interiormente, e ci rende attenti a non sovraccaricare i nostri fratelli, imponendo loro cose che noi non "vogliamo sfiorare nemmeno con un dito". Innumerevoli sono i benefici che provengono dalla vigilanza: il Signore, pieno di amore, non ci impone una cosa gravosa quando ci chiede di vegliare, ma anzi ha cura di noi e ci invita a fare quello che ci fa bene. Proviamo anche noi, magari oggi, a tradurre in concreto la vigilanza: cosa significa per me oggi vegliare?

Sr Anna Maria

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