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29 ottobre 2021 - venerdì XXX settimana TO

A Sassello (Italia), Beata Chiara Badano, laica, membro del movimento dei Focolari o Opera di Maria.


Dice Chiara: «l 'importante è fare la volontà di Dio». E la sua omonima, la fondatrice dei Focolari, le attribuisce un secondo nome: Luce, perché dai suoi grandi occhi promana una luce di gioia. Si avvicina ormai il momento del distacco e la giovane ne è più che mai cosciente. È il suo incontro con lo sposo Gesù e Lei vuole presentarsi bella ed elegante. Si sceglie l'abito bianco, i canti per la cerimonia, raccomanda a tutti di non piangere. Alla mamma lascia le sue ultime parole: «Mamma sii felice, perché io lo sono già», È l'alba di domenica 7 ottobre 1990. Chiara è una giovane del nostro tempo. Per questo la Chiesa l'ha posta sul moggio della santità come segno di speranza soprattutto per i suoi coetanei.

 

Lc 14, 1-6 Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.

Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.

Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.

Parola del Signore.

Egli lo prese per mano...

In diverse occasioni, nei Vangeli, Gesù invitato a pranzo da Farisei, accetta e vi si reca: così in questo brano. Ogni volta avviene che Egli fa o non fa qualcosa che meraviglia o scandalizza i suoi commensali.

In questo caso un uomo malato di idropsia gli sta davanti. Gesù chiede ai presenti se è lecito o no guarire in giorno di sabato, poichè è proprio sabato quel giorno.

Nessuno osa pronunciarsi: allora Gesù prende per mano il malato, lo guarisce e lo congeda.

Alla sua seconda domanda, che dovrebbe provocarli ad una risposta, di nuovo tacciono, perchè non potevano rispondere nulla, ben sapendo come avrebbero agito.

Che conclusione possiamo trarre: da una parte, rigidezza di cuore, un cuore sclerotizzato, incapace di andare oltre le prescrizioni religiose, ma anche falsità di comportamento.

Dall'altro, campeggia in tutta la sua statura di uomo-Dio, Gesù libero da pastoie di qualsiasi genere, colmo di tenerezza nel suo cuore misericordioso non solo verso questo malato, ma anche verso i farisei, malati di sclerocardia. Mi immagino come Gesù guardi con amore tutti i presenti, senza esclusione : ma se la guarigione avviene per il malato di idropsia, nulla può di fronte ai cuori induriti e senza fede.

Affidiamoci dunque a questo Gesù così profondamente buono e ricco di misericordia, a Lui che è verità, bontà, bellezza assolute, che è amore, tutto amore e sempre amore, innamoriamoci di Lui per essere sempre più liberi. Egli infatti ha detto: "conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi" (Gv 8,32).

Signore nostro Gesù Cristo, il fascino della Tua Persona attiri noi e il cuore di molti uomini del nostro tempo, perchè nell'affidamento a Te, troviamo insieme la Luce per guardare con sentimenti di amore e di misericordia ogni fratelo che soffre.

Amen

sr M. Liliana

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