Il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, dichiarò la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima». La Sede Apostolica pertanto, in occasione dell'Anno Santo della Riconciliazione (1975), propose una messa votiva in onore della beata Maria Madre della Chiesa, successivamente inserita nel Messale Romano; diede anche facoltà di aggiungere l'invocazione di questo titolo nelle Litanie Lauretane (1980). Papa Francesco, considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa, come anche della genuina pietà mariana, ha stabilito nel 2018 che la memoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, sia celebrata dal Calendario Romano nel Lunedì dopo Pentecoste.
Gv 19,25-34
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Parola del Signore.
Gesù vedendo la Madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla Madre: "Donna, ecco tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E da quell'ora il discepolo l'accolse con sè.
Da quell'ora, segnata dalla misericordiosa Bontà del Padre, il Verbo uscito dal suo seno, mette al sicuro noi, suoi figli, nel grembo della "Divina Pastora", secondo un'espressione di S. G. B. Cottolengo. Da quell'ora il gregge riscattato a prezzo del suo sangue viene offerto e custodito nel recinto del Suo Cuore Materno.
Dopo aver consegnato la Madre al discepolo e il discepolo alla Madre, Gesù disse: "Ho sete". La sete di Gesù può essere interpretata in tanti modi, ma mi vengo in mente le parole rivolte da lui al Padre: "Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io, perchè contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato".
Gesù vuole trasmettere la sua sete a coloro che vogliono conoscere il dono di Dio per poter contemplare la sua gloria. Cioè a coloro che come la samaritana si lasciano ammaestrare dalla sua Parola e si lasciano dissetare dall'Acqua viva che Lui offre gratuitamente a quanti mettono a suo servizio la loro vita.
Gesù non ha bisogno delle nostre anfore di creta per farci attingere alla sua sorgente perchè il suo Cuore è sempre aperto per dissetare gli assetati di verità, di giustizia, di pace: "Chi ha sete venga a me e beva".
Se ci rivolgiamo a Lui con fiducia, qualunque cosa gli chiediamo secondo la Volontà del Padre, Egli ci ascolta (cfr 1 Gv 5,14) perchè il suo spirito è sempre pronto ad intercedere per noi presso il Padre e venire in aiuto alla nostra debolezza. Permettiamo dunque allo Spirito Santo di guidarci, ad ogni istante alla fonte dell'acqua viva per comprendere la Parola e dissetarci alle sorgenti della salvezza della vita.
Maria Madre della divina grazia intercedi per noi.
sr M. di Gesù Bambino
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