Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo
crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.
Giustamente anche dopo la risurrezione il Signore affidò allo stesso Pietro l’incombenza di pascere il suo gregge. E questo non perché meritò egli solo, tra i discepoli, un tale compito, ma perché quando Cristo si rivolge ad uno vuole esprimere l’unità. Si rivolge
da principio a Pietro, perché Pietro è il primo degli apostoli.
Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo
Mt 16, 13-19 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Parola del Signore.
Pietro, l’uomo che sta sulla soglia, sulla porta che divide il regno dell’Ade, degli inferi, dal Regno dei cieli, il Regno del padre vivente. Sta sulla soglia, con le chiavi in mano, pronto ad aprire, a far entrare gli agnelli del gregge a lui affidati dal Maestro.
Beato sei tu, Pietro, felice sei tu perché hai ascoltato la voce del Padre e perciò puoi dire con tutto il cuore, con tutto te stesso: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”
La gente chi dice che io sia? Voi chi dite che io sia?
Pietro, che da tempo viveva con quello strano maestro per il quale aveva lasciato tutto e tutti, si era forse già posto questa domanda: “Chi è costui?” Questa domanda certamente risuonava nel cuore degli Apostoli, come nei discorsi della gente.
Anche Paolo, sulla via di Damasco pone la stessa domanda: “Chi sei o Signore?” Ricevendo la risposta: io sono Gesù, che tu perseguiti.
“Chi sono io, Signore, chi sei tu?” Così pregava e domandava S. Agostino e così possiamo pregare anche noi oggi.
Se nessuno conosce il Figlio se non il Padre e colui al quale il Padre lo voglia rivelare, possiamo porre a Dio questa domanda essenziale: “Chi sei?”
Il Padre risponderà certamente a questo grido, se parte dal cuore, dal centro di noi stessi, rivelando anche a noi, come a Pietro qualche tratto del Volto di Gesù.
La Chiesa, fondata sulla roccia di Pietro sarà allora la comunità di coloro che, insieme a Pietro, a Paolo ed a tutti i Santi, possono gridare: TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE!
Sr Maria Bruna
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