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28 ottobre 2022 - venerdì della XXX settimana del T.O.

Festa dei santi Simone e Giuda, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o “Zelota”, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell’ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».


I suoi apostoli furono le colonne e il fondamento della verità. Cristo afferma di aver dato loro la stessa missione che ebbe dal Padre. Mostrò così la grandezza dell’apostolato e la gloria incomparabile del loro ufficio, ma con ciò fece comprendere anche qual è la funzione del ministero apostolico.

Dal «Commento sul vangelo di Giovanni» di san Cirillo d’Alessandria, vescovo


Lc 6, 12-16 Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Parola del Signore.

Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio.

Gesù chiama a se i suoi discepoli dopo aver trascorso la notte in preghiera.

Come dice un autore spirituale, Jean Lafrance, inizieremo anche noi a pregare veramente con il cuore solo partendo dalla contemplazione di Gesù che prega. Proviamo ad immaginare il maestro che dopo aver trascorsa la giornata attorniato dalle folle, intento ad insegnare ed a guarire malati ed indemoniati, lascia tutti e solo, al calar della sera, si allontana e sale sul monte per pregare.

La sua non è una preghiera frettolosa e superficiale, si sprofonda nel silenzio e ritrova la presenza, la compagnia del Padre. La sua preghiera si prolunga per tutta la notte e al mattino chiama a se i suoi non perché godano egoisticamente della sua presenza e delle sue consolazioni.

Gesù chiama per inviare. La parola apostolo significa esattamente inviato.

Gesù ci insegna ad agire mossi dall' ispirazione frutto della preghiera prolungata. L'importante scelta dei dodici è guidata dallo Spirito Santo.

Ti preghiamo Signore Gesù, attiraci a te, facci entrare nella tua preghiera e nella tua vita.

Ispira i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre scelte perché collaboriamo come tuoi inviati al progetto del Padre.​​


Sr Maria Bruna

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