27 settembre 2024 - venerdì della XXV settimana del T.O.
- Comunità Monastero Adoratrici
- 26 set 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Memoria di san Vincenzo de’ Paoli, sacerdote, che, pieno di spirito sacerdotale, a Parigi si dedicò alla cura dei poveri, riconoscendo nel volto di ogni sofferente quello del suo Signore e fondò la Congregazione della Missione, nonché, con la collaborazione
di santa Luisa de Marillac, la Congregazione delle Figlie della Carità, per provvedere al ripristino dello stile di vita proprio della Chiesa delle origini, per formare santamente il clero e per assistere i poveri.
Festa del Patrono della Piccola Casa.
Quando andiamo a visitarli, cerchiamo di capirli per soffrire con loro, e di metterci nella disposizione interiore dell’Apostolo che diceva: «Mi sono fatto tutto a tutti»
Da alcune «Lettere e conferenze spirituali» di san Vincenzo de’ Paoli, sacerdote
Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 5, 1-12)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.
Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.
Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.

“Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro…”
Anche oggi Gesù con la sua parola raggiunge il cuore di chi lo ascolta come quel giorno in cui salì sul monte e si mise a insegnare: Egli ci insegna a vivere. È facile ritrovarsi nel testo delle Beatitudini: “Beati i poveri… Beati gli afflitti… Beati i miti… Beati i perseguitati…” e sentire che ci riguardano in prima persona ed è confortante scoprire che ciò che ci fa soffrire, quello che ci sembra un limite, una debolezza o un’ingiustizia può essere, invece, fonte di speranza. Colui che vuole seguire il Signore Gesù per divenirne discepolo, inizia a mettere i suoi piedi sulle orme del Maestro e, camminando con Lui, scopre il sentiero delle Beatitudini. Egli sperimenta la Sua forza nella propria debolezza, la Sua gioia nel dolore, la Sua pace nella difficoltà. Nel cuore del discepolo il seme della Parola di Gesù germoglia e un giorno porterà frutti; la sua vita è come il lievito, è come un lume che, insieme a quello dei fratelli e delle sorelle che con lui seguono il Signore, brilla nelle notti del mondo e può accendere la luce della speranza nel cuore dei fratelli. Così è stato per Vincenzo de’ Paoli, di cui oggi celebriamo la festa, la sua vita e la sua opera, sono un eco del Vangelo. La sua vita ha dato molto frutto quando era vivo – egli fu padre per i poveri del suo tempo – ma anche dopo la morte, infatti ha ispirato altri fondatori. Anche per noi cottolenghini è una grande figura, infatti, la Piccola Casa della Divina Provvidenza è posta sotto gli auspici di San Vincenzo de’ Paoli, perché Giuseppe Benedetto Cottolengo ha maturato le sue decisioni leggendo la storia e l’opera di questo santo. Vincenzo nato in Francia a Pouy nel 1581, muore a Parigi nel 1660. Proclamato santo il 16 giugno 1737, egli fu considerato il più grande riformatore della carità della Chiesa cattolica.
Rendiamo grazie a Dio per la sua vita che veramente ha dato molto frutto!
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