San Cirillo, vescovo e dottore della Chiesa, che, eletto alla sede di Alessandria d’Egitto, mosso da singolare sollecitudine per l’integrità della fede cattolica, sostenne nel Concilio di Efeso i dogmi dell’unità e unicità della persona in Cristo e della divina maternità della Vergine Maria.
Mi meraviglio oltremodo che vi siano alcuni che dubitano se la santa Vergine si debba chiamare Madre di Dio.
Dalle «Lettere» di san Cirillo d’Alessandria, vescovo
Mt 8, 18-22
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Parola del Signore.
Questi brevi brani di vocazione, mi offrono sempre l'occasione di riflettere molto sull'atteggiamento di Gesù, che anche a me, a noi, è dato di conoscere. Gesù non fa sconti. Non fa in modo di rendere le cose più belle, non le addolcisce. Siccome è la Verità in persona, dice chiaramente che seguirlo non è facile: addirittura le volpi hanno la vita più facile, perché in qualche modo hanno sempre una tana dove rifugiarsi, ma i discepoli di Gesù non possono fare affidamento neanche su questo. Su cosa, allora, possiamo fare affidamento? Sulla Provvidenza del cuore infinito del Padre.
Pochi giorni fa, stavo riflettendo su una piccola cosa da fare e tra me e me pensavo che confidavo che la cosa si sarebbe risolta in breve. Ma la Madre sapientemente mi disse: tu vivi giorno per giorno, e prendi quello che arriva giorno per giorno. Questo è confidare!
Come sempre, le piccole situazioni delle nostre giornate ci offrono tanti insegnamenti! A noi saperle cogliere! Chiediamo al Signore questa grazia.
Sr. Anna Maria
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