Festa di san Giovanni, Apostolo ed Evangelista, che, figlio di Zebedeo, fu insieme al fratello Giacomo e a Pietro testimone della trasfigurazione e della passione del Signore, dal quale ricevette stando ai piedi della croce Maria come madre. Nel Vangelo e in altri scritti si dimostra teologo, che, ritenuto degno di contemplare la gloria del Verbo incarnato, annunciò ciò che vide con i propri occhi.
«Quello dunque che abbiamo veduto e udito, lo annunziamo anche a voi» (1 Gv 1, 3). Comprenda bene il vostro amore: «Quello che abbiamo veduto e udito, lo annunziamo anche a voi». Essi videro il Signore stesso presente nella carne e ascoltarono le parole dalla bocca del Signore e lo annunziarono a noi. Anche noi perciò abbiamo udito, ma non abbiamo visto.
Siamo dunque meno fortunati di coloro che hanno visto e udito? E come mai allora aggiunge: «Perché anche voi siate in comunione con noi»? (1Gv 1, 3). Essi hanno visto, noi no, eppure siamo in comunione, perché abbiamo una fede comune.
Dai «Trattati sulla prima Lettera di Giovanni» di sant’Agostino, vescovo
Gv 20, 2-8 Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario che era stato sul suo capo non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Parola del Signore.
Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto.
Questa frase di Maria di Magdala esprime una grande tristezza, la tristezza di chi ha perso qualcuno di veramente importante per la propria vita, ma allo stesso tempo esprime il dubbio, la dimenticanza di ciò che il Signore aveva detto e fatto durante la sua vita... Gli annunci della sua morte e della sua resurrezione. Di fronte al sepolcro vuoto è come se Maria avesse dimenticato tutto quello che il Signore durante la sua vita aveva rivelato. La tristezza che Maria esprime è la tristezza di chi non trova più un significato per la sua vita, di chi è così disorientato che non sa dove cercarlo. In realtà il Signore c'è, è nel cuore di ciascuno di noi, importante è riconoscere la presenza, ricordarsi delle sue parole, dei suoi gesti che continuamente sottolineano la sua presenza accanto a noi... Allora quando non sentiamo più la sua presenza non è perché ci è stato "portato via", ma perché ce lo siamo lasciati "portare" via. E questo succede tutte le volte in cui il nostro cuore sceglie la via più comoda, più facile e si allontana dal Vangelo. Per ritrovare Gesù è allora necessario guardare nuovamente a Lui, alla sua vita e al suo desiderio di stare con noi.
Sr Maria Barbara
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