Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa.
Parlavamo soli con grande dolcezza e, dimentichi del passato, ci protendevamo verso il futuro, cercando di conoscere alla luce della Verità presente, che sei tu, la condizione eterna dei santi ...
Dalle «Confessioni» di sant’Agostino, vescovo
Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene".
Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco".
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora».
Parola del Signore.

Il tempo ormai si fa breve per tutti, chi vive in questo mondo se ne serva con discrezione perchè in realtà passa la scena di questo mondo. E il Vangelo che oggi ascolteremo dice proprio questo: "Vegliate, perchè non sapete nè il giorno, nè l'ora in cui il Signore verrà". La nostra vigilanza cristiana non è pausa, nè un aspettivare passivo che il Signore venga: ma consiste nel vivere in pienezza la propria vita, nutrita dalla preghiera. Noi, comunità cristiana che veglia facendo il bene nel buio di questo mondo, possiamo cantare con gioia e verità: "Nella notte, o Dio, noi veglieremo con le lampade, vestiti a festa, presto arriverai e sarà giorno". Risplenda sempre per te, per tutti, la lampada della Parola di Dio; risplenda anche il tuo occhio, che è la lampada del tuo corpo. Vorrei raccontarti un piccolo aneddoto di s. Ambrogio che dice così: "C'era una lampada che risplendeva perchè riceveva la luce da Cristo, appunto perchè risplendesse in questo mondo, e degnamente ardeva, degnamente irradiava, perchè era l'araldo di Cristo che illuminava i cuori cone la predicazione della fede. Ma anche ad altre lampade il Signore affidò la missione di essere luce del mondo, quando disse: "Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno ... noi non siamo della notte, nè delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii".
Arrivò lo sposo e la porta fu chiusa ...
Sr. M. Margherita
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