Gv 6, 35-40
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Parola del Signore.

Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete (Gv 6,35).
Gesù aveva detto alla donna di Samaria presso il pozzo di Sicar: "Chi beve di quest'acqua non avrà più sete" e di fronte alle perplessità della donna soggiunse: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!". In verità, quando si riceve un dono, è istintivo pensare da dove proviene per conoscere ed apprezzare chi ce lo dona, soprattutto quando il dono va al di là delle nostre aspettative.
Ma ai Giudei, ostili al Donatore, non avevano nè fame di quel pane, nè sete di quell'acqua, perchè erano troppo sazi di sè e preferivano l'abbaglio di quella gloria che si offrivano l'un l'altro e per questo si misero a mormorare contro Gesù perchè aveva detto: "Io sono il pane vivo disceso dal cielo".
Purtroppo anche "molti dei suoi discepoli da allora si tirarono indietro e non andavano più con Lui". Anche per loro il linguaggio era duro.
A volte anche per me, anche per noi la Parola e i tuoi inviti, Signore Gesù, sono misteriosi e non li comprendiamo perchè non conosciamo Te e abbiamo fame e sete di altre cose.
E' duro il tuo linguaggio o è duro il nostro cuore? Insegnaci il gusto del bene e la conoscenza dei tuoi inviti e delle tue Parole, che sono Spirito e Vita.
"Gesù Cristo nel suo Vangelo ci dice: chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, sta in me, ed io in lui: or dunque, sembra che sia cosa buona rimanere noi nel Signore, ed il Signore con noi? Altro che buona, è ottima. Ebbene, andiamo avanti in Domino" (S. G. B. Cottolengo).
"Mai avremmo pensato di chiedere a Dio il suo proprio Figlio, ma ciò che l'uomo non può dire, non può concepire, e che non avrebbe mai osato desiderare, nel suo amore, l'ha detto , l'ha concepito e l'ha adempiuto" (S. Giovanni Maria Vianney).
Maria, donna Eucaristica, insegnaci a diventare persone eucaristiche.
Deo gratias!
sr M. di Gesù Bambino
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